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Quello che abbiamo fatto noi! febbraio-1994
Carissimo,
sono passati tre mesi dalla mia prima lettera e poco di più dall'inizio della mia Presidenza. Desidero quindi informarTi circa quello che abbiamo fatto noi (del Consiglio Direttivo) in questo periodo e ... circa quello che ora ... ci aspettiamo ... faccia Tu!
Non senza soddisfazione ... Ti comunico che tutti gli obiettivi che mi ero prefisso nella mia prima lettera (del 18/11/93) sono stati raggiunti o ... stanno per essere raggiunti.
Te li elenco rapidamente.
Cena natalizia (6/12/93) - A giudizio di molti (che ringrazio per le molte espressioni affettuose)... la cena è stata un successo!
La voglia di "Nunziatella" era talmente tanta ... che eravamo più di 250! Inaspettati... perché di solito l'affluenza non era superiore al centinaio. Ciò ci ha costretto ad utilizzare due sale diverse ... e convinto che è importante trovare una sede che possa accoglierci tutti! Vorrei dirTi che abbiamo fatto apposta a procurare dei piccoli inconvenienti... il servizio lento, le due sale diverse, etc. ... perché siamo convinti che la "perfezione" è tremendamente noiosa! Ma non sarebbe ... la verità!. Ci sono molte cose che possiamo (e vogliamo) migliorare ... con il Tuo aiuto ed i Tuoi consigli.... Comunque come "prima cena"... sono abbastanza soddisfatto ... ed ancora un grazie di cuore a tutti gli intervenuti.
C'è solo un aspetto che ha rovinato (per fortuna solo parzialmente) il piacevole ricordo della cena. E questo è il fatto che circa 40 ex-allievi si sono prenotati... e poi non si sono fatti vedere!. La Sezione ha dovuto pagare comunque anche per loro ... l'esborso (per la bravura del Segretario Scirè e del Tesoriere Schininà) si è ridotto a solo circa la metà di quanto dovuto ... cioè a circa 1 milione di lire ... il che però ha intaccato le scarse finanze della Sezione!.
Il Consiglio Direttivo ha cortesemente accettato la mia proposta di... "stendere un velo pietoso" sull'accaduto e di non rendere pubblici i nomi dei nostri colleghi ... "distratti". Tuttavia, il loro comportamento ci costringerà, in occasione del prossimo evento conviviale, ad adottare delle procedure che evitino... il ripetersi di questi inconvenienti.
Annuario - Partecipando al Consiglio Direttivo Nazionale il 19 novembre u.s. ho fatto presente l'opportunità, per la Segreteria Nazionale e per le Segreterie delle Sezioni, di costituire delle banche dati tramite calcolatore in modo da facilitare il trattamento di tali dati e consentirne il trasferimento via modem o via dischetti invece che ... tramite voluminosi tabulati!. Ho avuto la conferma che nelle riunioni non bisogna mai fare interventi di questo tipo ... il risultato è stato infatti quello di essere incaricato del problema a livello nazionale!
Ho cominciato con la Sezione Lazio che, essendo così numerosa, ... costituisce un ottimo banco di prova. Con l'aiuto di Rocco Pernisco (che il nostro Consiglio ha nominato Vice-Segretario della Sezione), sulla base del "tabulato" ricevuto dalla Segreteria Nazionale (circa 1000 nominativi) è stata aggiornata (praticamente rifatta) una banca dati elettronica a suo tempo preparata da Nicolella, integrandola con altri dati (ad esempio la data del pagamento dell'ultima quota). Ora siete tutti catalogati in un unico dischetto!
Sulla base della banca dati così costituita è stato automatizzato l'ottenimento delle varie informazioni e l'etichettamento automatico delle quasi 1000 buste necessarie per spedirVi questa comunicazione!.
La banca dati sarà aggiornata sulla base della Scheda Informativa Personale (allegata) che ci invierai e che servirà per la predisposizione dell'Annuario della Sezione Lazio che contiamo di distribuire prima della fine del '94. Da ora e fino alla fine dell'anno... questo sarà l'impegno che ... richiederà più energie.
Isole felici - Sembra che questa espressione ci sia stata copiata ... ma a noi non interessa ... ci piace e continueremo ad usarla. Il loro numero sta crescendo ... e spero che cresca sempre più!.
A quelle dei corsi 41 (e adiacenti), 55 e 53 si è aggiunta ... quella del corso 56 (il cui animatore è L. Gabatel). Alle riunioni di queste isole felici ho partecipato personalmente ogni volta che mi è stato possibile.
Coordinatori di corso - La scelta dei nominativi dei "Coordinatori" di corso è quasi ultimata. Tale scelta non è facile: i Coordinatori devono agire da elemento "catalizzatore"... affinché il proprio corso si tramuti in ... isola felice.
Quanto prima sarà convocata una riunione congiunta tra Consiglio Direttivo e Coordinatori proposti per procedere alle nomine definitive e concordare le iniziative atte a rafforzare i legami tra i soci della Sezione.
Labaro - Abbiamo sviscerato l'argomento (con il prezioso ausilio del Vice Presidente Marzi) ... vedendo anche quello che fanno altre Associazioni (come ad esempio quella dei Bersaglieri) a riguardo.
In accordo (come sempre) con l'Associazione Nazionale ... stiamo provvedendo ad ordinare il labaro della Sezione.
Riconoscimento periodo Nunziatella come servizio di leva - II problema fu sollevato da alcuni giovani ex-allievi (per i quali è ... evidentemente importante) ed è stato affidato nelle sapienti mani del nostro ex-allievo Magistrato Osvaldo Durante il quale ha studiato la questione ... e si è impegnato a riferire al nostro Consiglio Direttivo entro giugno. Il problema è delicato, va visto in funzione di eventuali futuri cambiamenti nelle modalità di arruolamento delle nostre forze armate e ... comunque ... noi della Sezione possiamo solo rappresentare il nostro punto di vista nell'ambito del Consiglio Nazionale dell'Associazione che è l'unico Organo che può prendere iniziative in questo settore.
Bilancio consuntivo '93 - Nell'ultima riunione, il Consiglio ha approvato il bilancio consuntivo '93 della Sezione, preparato con molta cura dal Segretario Scirè e dal Tesoriere Schininà e vistato da Gueli (che il nostro Consiglio ha nominato Presidente del Collegio dei Revisori).
Sede della Sezione Lazio - L'ultima riunione del nostro Consiglio Direttivo si è tenuta (era uno dei nostri obiettivi) a Palazzo Salviati ... accolti con molto affetto dall'ex-allievo Gen. Gianalfonso d'Avossa e dal Presidente dell'Associazione ex allievi Scuola Militare di Roma Gen. Vittorio de Castiglione. Siamo stati così bene che a Palazzo Salviati... "manebimus optime"!
Cravatta - II problema si può dire risolto! Da parte di alcuni soci della Sezione Lazio ... con in testa il "gagariello" Peppe De Nigris ... era stata avanzata la richiesta di farsi fare una cravatta sociale ... bella ... da portare, al limite, anche in altre occasioni. L'efficiente Peppe aveva ottenuto anche vari campioni dal famoso "Marinella" di Napoli... ma era prevalso l'orientamento (in linea con il pensiero del nuovo Presidente Nazionale e da me completamente condiviso) di far fare una cravatta ... bella si... ma esattamente eguale (per colori, stemma, etc.) a quella attuale. Con caparbia tenacia ... siamo riusciti a vincere le varie resistenze e posso annunciarvi che, con il completo assenso anche del Colonnello Comandante la Scuola, la Sezione Lazio ha ordinato un certo numero di cravatte della Scuola da "Marinella" di Napoli... (un'istituzione napoletana ... dove comprano le cravatte Agnelli e Cossiga ... per intenderci!) al prezzo di Lire 57.000 ciascuna. Pertanto sei ora perfettamente libero di scegliere una delle seguenti possibilità: o tenerTi quella che hai perché ... pure se "strettulilla strettulilla"... per Te va ancora bene; o aspettare quella che l'Associazione Nazionale prima o dopo (sembra più dopo ... che prima!) ordinerà dalla stessa ditta di sempre (il prezzo, mi si dice, dovrebbe aggirarsi intorno alle 28.000 lire); oppure ordinare quella di Marinella alla Sezione Lazio, tramite la scheda allegata. A quelli che seguiranno quest'ultima strada sarà reso noto quando e dove ritirare la cravatta.
Rapporti con le altre Associazioni - In omaggio alla Federazione che lega le tre Associazioni (di Napoli, di Roma e di Milano) sono stati instaurati cordiali rapporti di amicizia con il Presidente ex allievi di Roma, Gen. Vittorio de Castiglione e con il Presidente ex allievi di Milano Ing. Pietro Cornetto. In qualità di Presidente della Sezione Lazio, ho partecipato, a volte accompagnato dal Segretario Scirè, a tutte le loro manifestazioni.
Rapporti con le altre Sezioni della nostra Associazione - Anche con le altre Sezioni si sono intensificati i rapporti e le collaborazioni soprattutto in vista del lavoro comune che ci aspetta in materia di.... Annuario!. Il nostro Vice-Presidente Marzi ha rappresentato la nostra Sezione nella riunione di Assisi organizzata dalla Sezione Umbria. Molti del Consiglio Direttivo (me compreso) parteciperanno al raduno organizzato dalla Sezione Sicilia in maggio.
Questo è quello che abbiamo fatto noi...
Il Presidente Francesco Fedi
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Relazione Del Presidente Sull'attività febbraio-1994
Carissimi,
con il Vostro aiuto ed il Vostro entusiasmo siamo riusciti a far diventare la nostra Sezione una delle più attive ed efficienti.
A quest'ora immagino che avrete già ricevuto l'Albo Soci 1994 della Sezione Lazio: la mia relazione su questo mio anno di Presidenza sarà perciò facilitata e, volutamente, molto schematica.
Albo Soci 1994 - Grazie per i Vostri affettuosissimi apprezzamenti. In particolare, grazie ai tantissimi "divini anziani" che mi hanno voluto testimoniare la loro benevolenza con lettere così commoventi. Un abbraccio veramente di cuore a tutti!
Eventi sociali - Sia la cena del Natale '93 e sia quella del Natale '94 hanno esercitato un grande richiamo (più di 230 partecipanti). Vi ringrazio per tutte le Vostre espressioni affettuose: siete stati Voi la chiave del successo di queste serate. Sarebbe, a mio parere, opportuno organizzare, nel mese di giugno p.v., un evento sociale che, con l'aiuto dei nostri soci Ufficiali, potrebbe avvenire in un locale delle forze armate e quindi avere un costo contenuto.
Isole felici - Nell'Albo Soci '94 c'è una descrizione dettagliata di ciò che si intende per isole felici. Vorrei pertanto qui solo notare, con grande soddisfazione, che siamo gradatamente riusciti ad "attrarre" di nuovo verso l'Associazione ed, in particolare, verso la Sezione Lazio alcune di queste isole felici che se ne erano un po’ distaccate.
Rendiconto 1994 - L'opera svolta per stimolare il pagamento delle quote (anche arretrate) ha dato frutti veramente ragguardevoli. Basti pensare che la nostra Sezione ha versato all'Associazione Nazionale (come quota a lei spettante) circa 15 milioni. Se non ci fossimo .... noi del NORD! Siamo riusciti, tra mille difficoltà, ad aprire un conto corrente bancario intestato alla nostra Sezione. Il rendiconto consuntivo 1994 è stato già approvato dal Consiglio Direttivo, dopo la relazione favorevole del Collegio dei Revisori, ed inviato all'Associazione Nazionale.
Regolamento della Sezione e Procedure per le elezioni del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori - Nelle due facciate del foglio allegato sono riportati il "Regolamento" della Sezione e le "Procedure" per le elezioni del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori. Richiamo la Vostra attenzione sui punti qualificanti del Regolamento: a) decadenza da membro del Consiglio dopo due assenze, anche non consecutive, alle riunioni del Consiglio tenute nell'anno; b) permanenza come membro del Consiglio al massimo per due quadrienni successivi, e) compiti del Segretario e del Tesoriere; d) compiti dei singoli membri del Consiglio.
Fondazione Nunziatella - Grazie alla Vostra generosità, la Sezione Lazio è stata in grado di effettuare un versamento di Lire 3 milioni ed è stata iscritta, a pieno titolo, tra i Soci Fondatori.
Servizio militare di leva per gli ex-allievi della Nunziatella - È merito della nostra Sezione aver individuato ed affrontato il problema (vedi Albo Soci).
Organizzazione raduni di corso ventennali, quarantennali e cinquantennali - La nostra Sezione è stata particolarmente attiva nel mettere a punto e propagandare le modalità con cui effettuare i raduni (vedi Albo Soci).
Cravatta Nunziatella - È motivo di grande soddisfazione per la nostra Sezione aver legato il nome della "Nunziatella" a "Marinella" di Napoli (vedi Albo Soci).
Elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori - II presente Consiglio è entrato nelle sue funzioni con l'elezione delle cariche sociali il 10/4/91 (l'esito delle votazioni fu comunicato dalla Commissione elettorale il 5/3/91). Il 29/9/93 il sottoscritto è stato eletto Presidente al posto di Toni Concina, dimissionario perché eletto Presidente Nazionale. Essendo già trascorsi quattro anni, il Consiglio ha indetto le operazioni elettorali per il giorno 30 maggio p.v. ed ha nominato la stessa Commissione elettorale che così bene ha operato la volta scorsa. Le elezioni si svolgeranno come descritto nelle "Procedure" sopra richiamate.
Candidati - Qualunque socio (in regola con il pagamento delle quote) può presentarsi come candidato. Attenzione però! Essere eletto non significa vedere riconosciuti i propri meriti, non è un titolo onorifico, ma è un impegno di servizio a favore dell'Associazione e della Sezione Lazio. Per questo, invito caldamente tutti coloro che pensano di poter dare un contributo alla vita della Sezione a presentarsi come candidati. Altrettanto caldamente invito coloro che già sanno di non avere la voglia o la possibilità di dedicare tempo ed entusiasmo all'Associazione, di astenersi dal porre la loro candidatura.
Votanti - II voto è l'arma che viene data a ciascuno di noi, ogni quattro anni, per contribuire, con l'indicazione di alcuni nominativi, al buon andamento della Sezione. Non sprechiamo quest'occasione! Votiamo tutti (sia gli esonerati sia coloro che devono pagare la quota (o le quote): è una buona occasione per mettesi in regola) e votiamo bene, cioè votiamo solo per quei candidati che riteniamo possano veramente dare un contributo all'attività della Sezione.
Pagamento quote '95 (e precedenti!) – È tutto spiegato nelle allegate "Procedure" per l'elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori.
Con l'attuale Consiglio, resterò in carica per il disbrigo della normale amministrazione fino ad elezioni avvenute.
È stato veramente un onore per me essere il Vostro Presidente. Vi ringrazio della fiducia che mi avete accordato e Vi abbraccio tutti affettuosamente.
Viva la Nunziatella e Viva la Sezione Lazio!
Roma 17 febbraio 1995
Francesco Fedi
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Alla Sezione Campania febbraio-1994
ALLA SEZIONE CAMPANIA
L’ho trovata per caso tra le vecchie carte della Nunziatella .Una piccola targhetta dorata con su inciso “Associazione Nazionale Nunziatella-Sezione Campania”.
E, d’un tratto, tutto è stato estremamente vivo nel mio ricordo. Siracusa, maggio 1994. Gita splendida, magistralmente organizzata dagli ex della Sezione Sicilia, ”oi Nunziatelloi”, Jovane, Marino e tanti altri. I profumi, i sapori, le bellezze dell’isola. Due pulman. Uno piu’ grande, piu’ composto, piu’ serio. Uno piu’ piccolo, dove avevamo preso posto noi piu’ “scapocchioni”.Tanta allegria, senza sbavature, all’insegna del buon gusto.La nostra guida (quella del pulman piccolo). L’incantevole Signora Caterina. Cosi’ innamorata della sua terra e che noi accoglievamo al grido di …”Caterina,oh! oh! oh!” .La cena dell’ultima sera, in quella splendida villa di Siracusa che la padrona di casa, vera signora Siciliana, ci aveva messo a disposizione. L’invito fattomi dagli ex di dire due parole di ringraziamento. Il mio imbarazzo esternato a Camillo Massa e Sergio Longhi, allora Presidente e Segretario della Sezione Campania, di non aver pensato, come Sezione Lazio, ad un dono per la nostra ospite. Cosi’ come invece aveva fatto la Sezione Campania. Una bella stampa antica con la piccola targhetta dorata incollata sulla cornice. Il bigliettino indirizzato a me, poco prima del mio discorsetto, con dentro la targhetta e con su scritto “…alla Sezione Lazio come segno tangibile di affetto”. Firmato “ Camillo Massa e Sergio Longhi”. La possibilità di donare la stampa antica alla padrona di casa a nome di tutti. L’affetto di allora cementato da segnali di vera amicizia ricevuti da tanti di Voi. Buona fortuna, cara Sezione Campania ed un grazie di cuore per essere “magna pars” in questo sforzo, cosi’ ben riuscito, di far rivivere il “Rosso Maniero” per tutti noi. Buona fortuna ed un forte abbraccio dalla Tua affezionatissima Sezione Lazio.
Francesco Fedi
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La cravatta della Nunziatella febbraio-1994
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Le Isole felici febbraio-1994
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Quarantennale corso 54-57 maggio-1994
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Relazione Del Presidente Sull'attività gennaio-1995
Carissimi, eccomi di nuovo a Voi per presentarvi la Relazione dell'anno 1995.
La Preistoria. La mia Relazione per l'anno 1994, inviata a tutti Voi nel febbraio 1995, conteneva l'elenco delle realizzazioni più importanti dell'anno: Albo Soci '94, Eventi sociali, Isole felici, Approfondimento questione del servizio militare di leva per gli ex-allievi, cravatta di Marinella, organizzazione dei raduni ventennali, quarantennali e cinquantennali... etc. Insieme con la Relazione venivano inviati il "Regolamento" e le "Procedure per le elezioni del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti" approvati dal Consiglio Direttivo in carica.
I risultati delle elezioni - La Commissione elettorale formata da Antonio Capobianco, Francesco Giudice e Raffaele Izzo in data 15 giugno comunica i risultati delle elezioni. Votanti: 107 - Voti validi: 96 - Per il Consiglio Direttivo ricevono voti: Fedi (74), Battista (64), Marzi (57), de Lorenzo (54), Mencagli (50), Forte (45), Durante (39), Cicolin (38), Billi (37), Gueli (35), Borghini (34), Gianani (33), Cauti (33), latone (26), Izzo (2), Pilo (2) e alcuni altri un solo voto. Per il Collegio dei Revisori ricevono voti: Ranalletta (58), Berenzone (46), Porta (43), Silipo (30). M. Marzi e F. Borghini rassegnano le dimissioni, il primo, per incompatibilità con le cariche in seno alla Fondazione Nunziatella, il secondo, per motivi di salute. Il Consiglio Direttivo risulta pertanto formato dai primi 11 nominativi (con esclusione dei dimissionari) e il Collegio dei Revisori dai primi 3 nominativi.
Nel corso delle due prime riunioni del nuovo Consiglio Direttivo (12/7 e 18/9) vengono eletti: Presidente: Francesco Fedi; Vice Presidente: Maurizio Cicolin, Segretario: Eduardo Battista; Tesoriere: Bruno Gianani. Il Collegio dei Revisori elegge Presidente Luciano Ranalletta. Alla fine del settembre 1995 la Sezione Lazio diviene nuovamente operativa e, da quel momento,.... l'attività è veramente frenetica!
La cena di Natale - La tradizionale cena per gli auguri di Buon Natale e Buon Anno, svoltasi il 1° dicembre presso il Circolo Ufficiali dell'aeroporto di Pratica di Mare, riscuote molto successo e vasti consensi. Unici punti un pò deboli: l'impianto di amplificazione della sala da pranzo e l'organizzazione dell'intrattenimento musicale. Una cosa è certa: la Sezione ha trovato la nuova "costante universale" 235 (che si aggiunge a TI e alle altre): qualunque sia il costo della cena (da L. 80.000 a 30.000) e qualunque sia il luogo ... questo è il numero di partecipanti alla cena di Natale! Alcune statistiche: l'80% dei partecipanti sono ex-allievi con più di 45 anni. I corsi più numerosi sono il 53, 54 e 55 (quasi a pari merito!).
La prima Assemblea! - L'Assemblea della Sezione Lazio (la prima!) si tiene il 13 dicembre, preceduta da una riunione del Consiglio Direttivo. L'Assemblea, presieduta dal Consigliere di Cassazione Osvaldp Durante (Corso 53), approva formalmente la Relazione '94, il Rendiconto '94 e, dopo ampia discussione, lo Statuto della Sezione. Approva anche due importanti delibere. La prima riguarda l'opportunità di inserire nello Statuto Nazionale i due principi innovatori introdotti nello Statuto della Sezione (non rieleggibilità dopo due tornate elettorali consecutive e decadenza da componente il Consiglio dopo 3 assenze, anche non consecutive, in un anno solare) e la necessità - dopo un serio lavoro preparatorio da affidare ad una Commissione "ad hoc" formata da Presidente Nazionale, Segretario Nazionale e Presidenti delle Sezioni - di dedicare all'approvazione dello Statuto Nazionale l'Assemblea Nazionale di Novembre. La seconda delibera riguarda la sede della Scuola Militare Nunziatella e l'esigenza di convocare un'Assemblea Nazionale Straordinaria entro il mese di marzo '96. Ai lavori dell'Assemblea della Sezione Lazio, dei cui risultati sono stati già informati i Presidenti di tutte le Sezioni, hanno partecipato il Presidente Nazionale Toni Concina e l'ex Presidente Nazionale Alessandro Ortis.
Nasce la Sezione Lazio! - In data 19 dicembre 1995 (data ormai "storica") Francesco Fedi, Eduardo Battista e Bruno Gianani "fondano" l'Associazione Nazionale Nunziatella Sezione Lazio, con atto del Notaio Ottolenghi di Roma, repertorio 96031/11/732 (come richiesto dal Tribunale di Roma per la registrazione del periodico di cui appresso e come necessario per richiedere il codice fiscale della Sezione e aprire i conti correnti postale e bancario). In data 29 dicembre 1995 il Consiglio Direttivo della Sezione ratifica i risultati delle elezioni del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti. Il verbale del Consiglio è il "primo" verbale ufficiale del "libro verbali" della Sezione!
Nasce il periodico "Associazione Nazionale Nunziatella Sezione Lazio". - II 29 dicembre il Consiglio Direttivo conferma la delibera di pubblicare il periodico trimestrale della Sezione. Direttore Responsabile è Luciano Lombardi d'Aquino. Membri del Comitato di Redazione sono: Francesco Fedi, Maurizio Cicolin ed Eduardo Battista. Il periodico, almeno nelle intenzioni, dovrebbe avere lo stile del mai dimenticato notiziario Maffettoniano e sarà stampato e diffuso con il supporto economico della Soc. Engineering Ingegneria Informatica (a Rosario Amedeo il grazie della Sezione Lazio!). La prima edizione sarà inviata a tutti gli ex-allievi della Sezione Lazio; le edizioni successive saranno inviate solo ai Soci in regola con il pagamento delle quote associative. Idee, suggerimenti e proposte per il periodico dovranno essere inviate a Eduardo Battista (Tel. 52243223 - Fax 4940837).
La Nunziatella .... in rete! - La banca dati utilizzata per il molto apprezzato Albo Soci '94 è stata trasferita dal computer di Fedi a quello di Battista. Quest'ultimo è divenuto, come da Statuto, il "depositario" della banca dati e l'ha integrata con molti altri dati in suo possesso. Per l'aggiornamento dei propri dati rivolgersi quindi a Battista. Si sta attualmente studiando la possibilità di inserire la Nunziatella ... "in rete" per fornire servizi di posta elettronica e trasferimento dati tra la Sezione Lazio (e le altre che vorranno attrezzarsi) e l'Associazione Nazionale (INTERNET...cosa non si fa per te!).
Quote associative - E' in riscossione la quota '96 (sempre Lire 70.000). Gli "smemorati cronici", cioè coloro che hanno pagato l'ultima quota nel '93 (o negli anni precedenti) possono regolarizzare la loro posizione versando semplicemente le quote degli ultimi tre anni ('94, '95, '96) per un totale di L. 210.000. I versamenti possono essere effettuati tramite banca a favore di: Associazione Nazionale Nunziatella Sezione Lazio cc. 91004 Banca Popolare di Bergamo Agenzia Roma EUR ABI 5428 CAB 03201; oppure direttamente al Tesoriere Bruno Gianani (Tel. 5040996 - Fax 5033397).
Le attività '96 - Suggerimenti e consigli sono benvenuti. Noi abbiamo molte idee. Ve le faremo conoscere presto, con la speranza che parteciperete numerosi.
Nel frattempo ancora affettuosissimi auguri di Buon Anno ed un forte abbraccio!.
Roma, gennaio 1996
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente gennaio-1996
L’abbiamo voluto intensamente questo Notiziario e, dopo inenarrabili peripezie, finalmente vede la luce il primo numero del nostro periodico trimestrale.
Non è uscito il 1 ° gennaio, come avremmo voluto. Questo mi ha convinto a spedirVi con anticipo la Relazione del '95 per informarvi prima possibile dei fatti salienti della Sezione.
Ma da ora in poi il Notiziario sarà il mezzo con cui contiamo di informare tutti Voi. Questa però è solo la prima parte della "catena informativa". Per chiudere il ciclo, cioè essere noi informati su di Voi, abbiamo rispolverato le modalità già in uso nel passato. Il nostro "solerte " Segretario l'ha battezzato "Sistema dei Collegamenti Telefonici": in questo numero troverete l'elenco dei "Coordinatori di quinquennio" e dei "Coordinatori di corso". Attraverso questi ultimi contiamo di stabilire i "Coordinatori di plotone " con il che la nostra "Lazio Wide Web " sarà completa.
Ma una cosa è sicura. Questo è il "Vostro" Notiziario e non potrà vivere se Voi non lo riempirete di contenuti e di notizie.
Contiamo sulla Vostra collaborazione.
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente aprile-1996
Abbiamo iniziato a viverle con un cerio fastidio tutte quelle formalità richieste dal Tribunale di Roma per l'autorizzazione alla stampa di questo Notiziario.
Per prima cosa la prova ufficiale che esistevamo. Cioè il nostro Statuto. Com'era naturale, abbiamo chiesto aiuto all'Associazione Nazionale. Ma l'unico documento che, dopo estenuanti richieste, siamo riusciti ad ottenere da Napoli è stata una fotocopia del primo Statuto del '50, redatto da un certo Notaio Triola, ma
senza numero di repertorio. Di copia autenticata neanche a parlarne. Alla sede Nazionale di Napoli ci hanno detto che è introvabile. Dal sorriso di sufficienza degli addetti al Tribunale abbiamo capito che non era cosa.
Abbiamo allora esibito con molto orgoglio il verbale dell'Assemblea dei Soci della Sezione Lazio, contenente lo Statuto della Sezione. In realtà lo Statuto di Sezione non era stata un 'idea nostra. Noi, nel nostro piccolo, avevamo approvato nel passato Consiglio di Sezione un semplice Regolamento per fissare le norme di funzionamento della Sezione e lo svolgimento delle allora imminenti elezioni. Ma avevamo. ricevuto una lunga lettera dall'ex Presidente Nazionale Ortis il quale, generoso com'è sempre dei suoi consigli, ci aveva suggerito di predisporre uno Statuto di Sezione e di farlo approvare dall'Assemblea dei Soci. Addirittura (come ti erudisco il pupo!) ci aveva inviato un fac-simile di Statuto di Sezione. E noi, ligi ai consigli provenienti da persone di provata saggezza ed esperienza, così avevamo fatto.
Ma neanche questo ha smosso i tetragoni addetti del Tribunale. Lo Statuto doveva essere registrato da un Notaio. E questa è stata la cosa più semplice. Finalmente, con il nostro "atto di nascita " e con un apposito libro verbali (con vidimazione notarile!) da cui risultavano ufficialmente i nominativi del Presidente, Segretario, Tesoriere e degli altri membri del Consiglio Direttivo ci siamo recati al Tribunale. Ci crederete? Da quel momento la nostra vita è stata senza problemi.
Abbiamo avuto l'autorizzazione a stampare questo Notiziario e la conseguente tariffa postale ridotta (che per circa 850 destinatari e 4 numeri ali 'anno è un bel risparmio).
Abbiamo potuto ottenere il codice fiscale della Sezione. Ci voleva sulle ricevute intestate alla Sezione e non
sapevamo più come fare. Avevamo, in passato, chiesto aiuto all'Associazione Nazionale: la risposta era state, la proibizione di usare il codice fiscale dell'Associazione Nazionale.
Abbiamo potuto facilmente aprire un conto corrente bancario intestato alla sezione.
Insomma siamo riusciti a far sì che la Sezione Lazio sia una "casa di vetro" e funzioni come un "orologio svizzero ". Per la Vostra e, credetemi, per la mia tranquillità.
Qualcuno potrebbe notare nel mio saluto di questo numero qualche note un po' polemica. Vorrei rassicurarlo. Ha perfettamente ragione. Spero sia garbata, ma c'è.
Il motivo è che nel resto d'Italia le iniziative della Sezione Lazio sono state viste come "voglia di separatismo " o di "eccessiva burocrazia".
Credo che quanto sopra raccontate fughi qualsiasi dubbio sulla "voglia di separatismo". Per essere ancora più chiari riaffermiamo solennemente che l'Associazione è una e indivisibile e che questo è chiaramente espresso nel primo degli obiettivi dello Statuto della Sezione.
Sulla "eccessiva " burocrazia invece occorre intendersi. Comprendiamo che forse i problemi della Sezione Lazio, cioè quelli di "gestire " più di 800 residenti, siano poco comprensibili per le Sezioni che hanno solo qualche decina di iscritti. L'unica Sezione che potrebbe avere gli stessi problemi è la Sezione Campania: essa però vive felicemente all'ombra dell'Associazione Nazionale e ne condivide la sede, la segreteria e i servizi. Problemi gestionali simili ai nostri, quindi, forse ce l'ha solo la sede nazionale di Napoli. E se con eccessiva burocrazia si allude al modo in cui noi abbiamo impostato la gestione della nostra Sezione... ebbene ognuno ha il proprio stile. Noi ne siamo molto orgogliosi e riteniamo che un pizzico di maggiore "burocrazia"... (se questo è il significato) sarebbe bene contagiasse un po’ tutti.
Se poi invece tutto questo cela solo il fastidio per il fatto di aver noi introdotto nello Statuto della nostra Sezione elementi di novità come quello della non rieleggibilità dopo due tornate elettorali... non è detto che gli altri debbano seguirci. Noi continuiamo a ritenere che ciò "dovrebbe " (ove l'Assemblea Nazionale concordi) essere introdotto anche nello Statuto Nazionale. E continuiamo ad essere convinti di aver fatto bene ad introdurlo nel nostro Statuto.
E lo dico pur riconoscendo che, all'inizio, anche a me, quando mi fu proposto dalla maggioranza del Consiglio Direttivo, suscitò qualche perplessità. "Ma come" pensai "dopo tutto quello che ho fatto per la Sezione non riuscirò ad esserne il Presidente nell'anno 2000"! La mia radicata superbia intellettuale, poi, mi indusse subito a pensare che nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe potuto fare il Presidente bene come me.
Ma bastò un po’ di autoironia per convincermi altrettanto presto che nuove energie, rinnovato entusiasmo e nuove idee sarebbero state un grande stimolo per la Sezione. Otto anni di servizio associativo veramente intenso sono, credetemi, veramente lunghi.
E, almeno qui nella Sezione Lazio, nessuno è così indispensabile.
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente luglio-1996
Il mio primo indirizzo di saluto terminava rammentandovi che questo è il "Vostro" Notiziario che dovrete Voi riempire di contributi e di notizie. È pertanto con grande piacere che pubblichiamo (anche se contenente qualche riferimento "sfottitorio " verso il sottoscritto Presidente) il contributo ricevuto da Mario de Siervo "ragazzo terribile" del corso 41-44. Altro scopo del Notiziario è quello di informarvi sulla vita associativa. Queste, al momento, le notizie più importanti. L'Assemblea Nazionale si è tenuta il 13 aprile a Napoli: si è parlato della sede della Scuola, dello Statuto Nazionale e della Fondazione Nunziatella. Per quanto riguarda la sede, siamo stati informati che la Scuola Militare Nunziatella avrà nell'anno scolastico '96-'97due sedi. Una è la nostra di Napoli e l'altra sarà situata nella Caserma Teulié di Milano (vedi stralcio del bando di concorso). Come comandante della sede di Napoli rimane Giuliano Giglio (61-65) e come Comandante della sede di Milano; è stato nominato Marco Grasso (59-62). Molti (tra cui io) hanno avanzato forti perplessità sul fatto che si usi il nome della "Nunziatella " per la sede di Milano ... se la vogliono riaprire la chiamino Scuola Militare di Milano! (La stessa perplessità sembra l'abbiano anche gli ex allievi di Milano!). Da fonte ufficiosa (e pertanto non confermata ufficialmente), sembra però che questa sia una soluzione transitoria in attesa (entro tre anni) che la scuola di Milano abbia "reclutato" l'intero corpo docente e ottenga pertanto il benestare del Ministero della Pubblica Istruzione. Comunque sia, l'Assemblea ha deciso di non continuare a sollevare polemiche (che risulterebbero inutili e forse controproducenti) ma di cogliere l'occasione per sostenere con sempre maggiore determinazione la necessità di risolvere i problemi della nostra Scuola di Napoli. Sembra vi siano (facciamo i debiti scongiuri) buone prospettive per l'annessione della caserma Bixio e che la situazione potrebbe essere definitivamente risolta entro breve tempo. Renato Natale (55-58) "sommo poeta " della nostra Sezione ed Autore dette famose "Culottiadi" ha deciso di dedicare a questa vicenda uno scritto che volentieri ospiteremo in questo notiziario.
Per la revisione dello Statuto Nazionale è stata costituita una Commissione (coordinata da Mario Campagnolo e formata da Pascucci, Pugliese e Simeone) che, tenendo conto delle proposte di modifiche già pervenute e di quelle che eventualmente perverranno, redigerà una bozza da distribuire a tutti almeno un mese prima della prossima Assemblea Nazionale di novembre. Per quanto riguarda la Fondazione Nunziatella, sono stati nominati i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, è stata tenuta la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione e ... dulcis in fundo...è stato nominato Presidente della Fondazione Massimo Filippo Marzi (54-57) ex Vice-Presidente della nostra Sezione e ... quello che più conta (con buona pace di Ceppino Berenzone) mio compagno di banco! Auguri di cuore, Massimo. Infine mi corre l'obbligo (come dicono quelli che parlano bene) di notare con soddisfazione la pubblicazione del secondo numero della rivista (quadrimestrale o semestrale?) dell'Associazione Nazionale Nunziatella. Forse per farsi perdonare il fatto che nel primo numero era stata pubblicata solo metà della Relazione '94 del Presidente della Sezione Lazio, in questo numero è stata pubblicata due volte l'ultima parte della Relazione '95. Melius abundare quam deficere!
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente ottobre-1996
TELEGRAFICO!
CENA DI NATALE - Vi aspetto numerosissimi! (Vedi annuncio su questo numero) - Sarebbe una buona occasione (da non perdere!) di versare insieme al costo della cena quanto dovuto per mettersi in regola con il pagamento delle quote associative e (perché no?), in un impeto di attaccamento associativo, potreste pagare anche la quota '97! (sempre lire 70.000).
GIURAMENTO ALLIEVI - Si terrà A Napoli a Campo Albricci Sabato 16 novembre mattino.
ASSEMBLEA NAZIONALE - Si terrà Sabato 16 novembre pomeriggio quasi sicuramente presso la sede della Scuola. L'argomento principale sarà la revisione dello Statuto Nazionale la cui bozza dovreste ricevere quanto -prima irtsieme alla convocazione. Poiché la Sezione Lazio ha fatto due proposte molto innovative, sarebbe opportuno che partecipaste numerosi! (Rammento a tutti che può votare all'Assemblea solo chi è in regola con il pagamento delle quote).
Ed infine LA SEDE DELLA SCUOLA - Nell'ultimo Consiglio Nazionale siamo stati informati che la questione è nelle mani di tre ex: Parisi Sottosegretario e "all'uopo" delegato dal Presidente Prodi; Cicolin per il Ministero della Difesa; Mattera per il Ministero dell'Interno. O ora o mai più!
Un forte abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente gennaio-1997
Parturiunt Montes nascetur ridiculus mus... dirà qualcuno. Doveva essere l'Assemblea del "cambiamento radicale dello Statuto" quella del 18 novembre '96 e l'unico cambiamento è stato quello si ritornare all'antica denominazione di "Associazione Nazionale Ex-allievi Nunziatella"! A pensarci bene, però, alcuni cambiamenti ci sono stati. La prima proposta della Sezione Lazio, cioè quella della decadenza da membro del Consiglio Nazionale dopo tre assenze non consecutive, è passata.Parturiunt Montes nascitur ridiculus mus... dirà qualcuno. Doveva essere l'Assemblea del "cambiamento radicale dello Statuto" quella del 18 novembre '96 e l'unico cambiamento è stato quello si ritornare all'antica denominazione di "Associazione Nazionale Ex-allievi Nunziatella"! A pensarci bene, però, alcuni cambiamenti ci sono stati. La prima proposta della Sezione Lazio, cioè quella della decadenza da membro del Consiglio Nazionale dopo tre assenze non consecutive, è passata.
La seconda, quella della rieleggibilità dopo due tornate elettorali, no. Ne è passata una più "soft", cioè quella che almeno 5 dei 15 membri del Consiglio Nazionale non devono avere fatto parte del Consiglio uscente. Un terzo di persone 'Vergini" non è poco. Ma esistono ancora 'Vergini" desiderosi di impegnarsi per l'Associazione? È la nostra speranza... che speriamo sia confermata nelle prossime elezioni del Consiglio Nazionale previste per il 14 e 15 giugno. Comunque, il 18 novembre, dopo il giuramento degli allievi e l'assemblea dell'Associazione, sono tornato a casa con 5 precise sensazioni. TENEREZZA verso i "capelloncini" di Milano... "apolidi"... perché né veramente Nunziatella né Scuola Militare di Milano (quando la loro Scuola riprenderà la sua vera denominazione?). COMMOZIONE per le parole del giovane Tenente medaglia d'oro costretto sulla sedia a rotelle per le ferite riportate in azione di pace, parole che mi hanno fortificato negli antichi ideali in questi momenti di generale smarrimento. DISAPPUNTO per una Presidenza dell'Assemblea che, con garbato eufemismo, potremmo definire non tra le migliori. FELICITÀ per essere riuscito a non sacrificare un'amicizia di quarant'anni sull'altare della coerenza con le indicazioni della mia Sezione. CONFERMA che le mie certezze affettive più profonde sono i miei compagni di quel Rosso Maniero che mi è entrato nel cuore tanti anni fa.
Un abbraccio
Francesco Fedi
La seconda, quella della rieleggibilità dopo due tornate elettorali, no. Ne è passata una più "soft", cioè quella che almeno 5 dei 15 membri del Consiglio Nazionale non devono avere fatto parte del Consiglio uscente. Un terzo di persone 'Vergini" non è poco. Ma esistono ancora 'Vergini" desiderosi di impegnarsi per l'Associazione? È la nostra speranza... che speriamo sia confermata nelle prossime elezioni del Consiglio Nazionale previste per il 14 e 15 giugno. Comunque, il 18 novembre, dopo il giuramento degli allievi e l'assemblea dell'Associazione, sono tornato a casa con 5 precise sensazioni. TENEREZZA verso i "capelloncini" di Milano... "apolidi"... perché né veramente Nunziatella né Scuola Militare di Milano (quando la loro Scuola riprenderà la sua vera denominazione?). COM¬MOZIONE per le parole del giovane Tenente medaglia d'oro costretto sulla sedia a rotelle per le ferite riportate in azione di pace, parole che mi hanno fortificato negli antichi ideali in questi momenti di generale smarrimento. DISAPPUNTO per una Presidenza dell'Assemblea che, con garbato eufemismo, potremmo definire non tra le migliori. FELICITÀ per essere riuscito a non sacrificare un'amicizia di quarant'anni sull'altare della coerenza con le indicazioni della mia Sezione. CONFERMA che le mie certezze affettive più profonde sono i miei compagni di quel Rosso Maniero che mi è entrato nel cuore tanti anni fa.
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Da Guglielmo Marconi alla società dell'Informazione febbraio-1997
E’ il 1887. La Scuola Militare Nunziatella celebra il primo centenario della sua storia iniziata nel 1787 per volere dei Borbone. A capo del nuovo Esercito Italiano, come primo Capo di Stato Maggiore, vi è il Generale Enrico Cosenz ex allievo della Scuola di Napoli.
Nello stesso anno il fisico tedesco Heinrich Hertz dimostra sperimentalmente l’esistenza delle onde elettromagnetiche preconizzate in via teorica quattordici anni prima dal fisico inglese James Clerk Maxwell nel suo “Trattato di Elettricità e Magnetismo”.
Otto anni piu’ tardi, nel 1895 ,Guglielmo Marconi ha le sue geniali intuizioni. La prima è quella di utilizzare le onde elettromagnetiche a fini pratici per trasmettere informazioni a distanza "senza fili". La seconda è quella di ritenere che le onde elettromagnetiche possono propagarsi superando gli ostacoli. Sulla base di queste intuizioni effettua la trasmissione di un segnale telegrafico, la famosa lettera "S", i tre punti dell’alfabeto Morse, con le onde radio al di là della "collina dei Celestini", una collina che ancora oggi si vede davanti a Villa Marconi a Pontecchio vicino Bologna. Questo esperimento può considerarsi come la "nascita" di quelle telecomunicazioni che, attraverso tappe intermedie su cui evidentemente non posso soffermarmi, hanno portato nelle nostre case i tre strumenti che oggi in qualche modo condizionano e condizioneranno sempre di più la nostra vita: il telefono, la televisione e il computer.
Il telefono nasce circa 20 anni prima dell’esperimento di Marconi con il famoso brevetto di Graham Bell. L’inizio del telefono è difficile: il buono e il cattivo tempo viene fatto dalle potenti compagnie telegrafiche e l’annedotica vuole che esse non vedessero nessun futuro in questo "giocattolo elettrico". Nel 1890 nascono invece le centrali di commutazione elettromeccanica ed il telefono si diffonde su scala mondiale.
Le centrali di commutazione vengono collegate tra loro attraverso la cosiddetta “ rete di giunzione”. Sulla terra ferma , all’inizio, è il cavo coassiale che ha il predominio. A partire dagli anni '50 però molte delle dorsali a lunga distanza vengono realizzate con i cosiddetti "ponti radio": la ricostruzione della rete telefonica italiana, subito dopo la seconda guerra mondiale, avviene per circa la metà in cavo coassiale e per l’altra metà in ponte radio. A partire dal 1970 la fibra ottica ha il sopravvento e la quasi totalità della rete di giunzione è oggi realizzata in fibra ottica.
Per quanto riguarda invece i collegamenti transoceanici è interessante notare che dagli anni '30 agli anni '50, la rete di giunzione si realizza attraverso la radio, la famosa radio a "onde corte". Nel 1956 si allestiscono le prime navi “ posacavi ” e si posa il primo cavo coassiale transoceanico, con tutte le difficoltà che possiamo immaginare. Negli stessi anni vengono attuati i primi collegamenti radio via satellite geostazionario. Cos’è il satellite geostazionario? E’ un satellite che ha un’orbita sul piano equatoriale a circa 36.000 km di distanza dalla terra: a questa distanza la forza centrifuga e la forza centripeta si equivalgono e quindi il satellite rimane geostazionario, cioè fisso rispetto alla superficie terrestre. In realtà l’intuizione di poter avere questi satelliti a questa distanza e quindi con solo tre satelliti servire tutta la superficie del globo, era stata pubblicata nel 1945 da Arthur Clark , l’ astronomo diventato poi anche scrittore di fantascienza con il famoso "2001 Odissea nello Spazio". Ma bisognava aspettare il 1957 per avere la prima realizzazione di un collegamento con un satellite geostazionario: bisognava realizzare i razzi che portassero il satellite a questa distanza, bisognava realizzare delle apparecchiature a bordo del satellite che resistessero a condizioni estremamente gravose di temperatura e di accelerazione di gravità, occorreva costruire a terra delle enormi antenne e degli amplificatori a così basso rumore che potessero captare i debolissimi segnali che venivano dallo spazio. Nel 1957 viene lanciato il primo satellite russo "Sputnik" seguito nel 1958 dall’americano "Explorer". Solamente pero’ nel 1965 viene lanciato il primo satellite commerciale della serie Intelsat, l’Intelsat I, il famoso " Early Bird" che permette di avere 240 circuiti telefonici tra Europa e Nord America. Da quel momento il numero dei canali telefonici attraverso sia i collegamenti via satellite e sia attraverso il cavo coassiale transoceanico, realizzato in seguito in fibra ottica, aumentano considerevolmente , i costi per canale diminuiscono e si ha una costante competizione tra cavi sottomarini e satelliti geostazionari.
I collegamenti tra centrale di commutazione ed utenti, la cosiddetta “rete di distribuzione”, si realizza via cavo con il famoso "doppino telefonico" di rame che porta nelle nostre case il segnale telefonico insieme all’ energia elettrica che fa funzionare il sistema. Gli oltre 800 milioni di abbonati del mondo sono oggi collegati tra loro attraverso questa "ragnatela" di cavi.
Qual è il futuro del telefono? Nel futuro la situazione potrebbe invertirsi. Molti ritengono che il futuro del telefono, nato via cavo, sia infatti la radio. Questo è dovuto alla richiesta di "mobilità" degli utenti: tutti noi abbiamo assistito alla nascita dei sistemi "cordless" e, soprattutto, all’ esplosione del numero dei telefoni cellulari. Si stima che, intorno al 2005, il numero dei telefoni cellulari dovrebbe superare il numero dei telefoni fissi. A questi si aggiungono i sistemi LEO, i famosi” Low Earth Orbit Satellites”, cioè i satelliti a bassa quota, tipo Iridium e Globalstar, che sono situati non più su orbite a 36.000 km di distanza dalla terra ma solamente a circa 800 km di distanza. Essi non sono più fissi rispetto all’osservatore e quindi, affinchè l’osservatore sia sempre collegato , occorre disporre di una serie di satelliti , con numeri che assomigliano a circa 70 satelliti per sistema. A queste piccole distanze le potenze di trasmissione necessarie possono essere minori e quindi è possibile realizzare collegamenti diretti utente-satellite con un piccolo strumento che assomiglia a un telefono cellulare di quelli che conosciamo oggi. Viene realizzato il sogno di comunicare "anytime, anywhere, with anyone": in ogni momento, in ogni punto del globo, con chiunque.
E veniamo al secondo strumento, divenuto così importante nella nostra vita di tutti i giorni: la televisione. La televisione nasce in via sperimentale alla fine degli anni '20 sebbene il servizio regolare in bianco e nero inizi in Europa e negli Stati Uniti d’America soltanto alla fine anni '30. Alla fine degli anni '50 il servizio si estende in modo capillare e agli inizi degli anni '60 nasce la televisione a colori con tre sistemi diversi: NSTC in America, SECAM nei paesi di lingua francese e PAL in Germania, Italia e nel resto del mondo. La televisione nasce via radio: nelle reti radio terrestri il segnale del ripetitore viene ricevuto dalla selva di antenne che vediamo oggi sui nostri palazzi. Si tratta delle antenne Yagi – Uda dal nome dei due Professori giapponesi che le inventarono intorno al 1930 non pensando che in quel modo avrebbero sì contribuito alla diffusione della televisione, ma anche ad imbruttire il panorama delle nostre città. Sempre più si va diffondendo la diffusione diretta da satelliti geostazionari determinando la crescita del numero delle antenne paraboliche sulle nostre case, anche se vi sono tentativi di non ripetere la brutta esperienza delle antenne Yagi – Uda, ma di avere una sola antenna parabolica per ogni condominio. In alcuni paesi, non in Italia, la televisione si sviluppa anche via cavo, la cosiddetta CATV. La televisione via cavo in Italia non si sviluppa a causa di una famosa legge varata nel 1975 secondo la quale chi realizzava un impianto di televisione via cavo poteva trasmettere un solo programma: cioè faceva evidentemente perdere qualunque attrattiva economica a questo tipo di impresa.
Qual è il futuro della televisione? Il futuro della televisione è nel passaggio dalla televisione analogica alla televisione numerica. Per tutti i vantaggi che il mondo numerico offre. Innanzi tutto l’ambiente multimediale, vale a dire la possibilità che immagini, suoni, dati, testi diventino tutti "numeri", diventino tutti "bits" che possono viaggiare insieme. E secondo perché la televisione digitale permette la cosiddetta "interattività" dell’utente: non più un utente passivo che deve sottostare ad un palinsesto creato da qualcun altro ma un utente attivo che può creare un proprio palinsesto secondo i propri gusti.
E veniamo al terzo strumento che ormai alberga e trova posto in un numero sempre crescente nelle nostre case : il computer. Il primo calcolatore nasce nel 1946, circa 50 anni fa. Era l’ENIAC, cioè l’ “Electronic Numerical Integrator And Computer” con 18.000 valvole, diversi kW di assorbimento e capacità di calcolo modesta, una capacità di calcolo che farebbe sorridere i piccoli computer con cui si realizzano i giochi dei nostri bambini. L’evoluzione, soprattutto nella tecnica dei microprocessori, nella tecnica del software e nella tecnica delle interfacce- basta pensare al famoso "mouse"- rende rapidamente obsoleto il "calcolatore" dei primi tempi: strumento ingombrante, situato in stanze climatizzate, per pochi addetti ai lavori. Ricordo ai tempi della mia tesi quando per far "girare", come si diceva, un programma al calcolatore si andava con scatole intere di "schede perforate" di carta che venivano affidate ai "sacerdoti" con il camice bianco che operavano in queste stanze climatizzate e che poi restituivano i tabulati con i risultati del programma.
Intorno al 1976 si passa da questo tipo di calcolatore al personal computer, di facile uso e di larghissima diffusione. Il personal computer non rimane a lungo "isolato". Nasce spontanea l’esigenza di comunicare con altri personal computer. Nel 1986 nasce Internet , la "rete delle reti". Nel 1992 nasce nel CERN di Ginevra il sistema multimediale World Wide Web. Gli utenti Internet crescono al ritmo di circa 10% al mese e se la crescita continuasse con questo ritmo si stima che nel 2003 ogni abitante della terra sarebbe connesso a Internet.
Nella prima fase di Internet , cioè nella seconda metà degli anni '80, i servizi offerti sono sostanzialmente quelli di posta elettronica ( e-mail ) e trasferimento di archivi ( file-transfer ). Nella seconda fase di Internet , cioè nella seconda metà degli anni '90, con lo sviluppo del World Wide Web nasce la possibilità di fornire all'utente una serie di servizi multimediali interattivi che avranno una influenza notevole sulla nostra vita. I principali sono:
- il commercio elettronico, che consentirà di fare acquisti senza muoversi da casa;
- il telebanking, cioè il poter fare operazioni bancarie dalla propria abitazione e dal proprio ufficio;
- la telefruizione di banche dati, la navigazione in Internet è un esempio lampante in questo senso;
- la telefruizione di beni culturali: si potranno visitare i musei, stando seduti comodamente a casa;
- il telelavoro;
- la teledidattica ;
- la telemedicina
e molti altri servizi che si aggiungono alla possibilità di fornire all’utente la cosiddetta televisione interattiva.
Prevarranno gli utenti Internet o gli utenti della TV digitale interattiva? Prevarrà il VOD, cioè il ” Video on Demand”, o i servizi Internet? Vi sarà il “Web TV” o la” TV on the Web”? Sono tutti interrogativi che coloro che si occupano di previsioni economiche si fanno continuamente. Vi sono segnali, a volte contraddittori, che mostrano l’andamento turbolento del mercato. Due anni fa negli negli Stati Uniti d’America il numero dei Personal Computer venduti ha superato il numero dei televisori. Gli utenti Internet e gli utenti di telefoni mobili sono in crescita notevole e intorno al 2005 dovrebbero superare il numero degli utenti di telefoni fissi.
Lo sviluppo dei servizi Internet e della TV digitale interattiva comporta la necessità di disporre di mezzi trasmissivi di capacità adeguata che permettano all’utente l’accesso a questo tipo di servizi ,cioè alla cosiddetta "società dell’informazione". Il mezzo trasmissivo che meglio puo’ fornire le capacità di informazione necessarie è la fibra ottica. E tutti i paesi si stanno muovendo in questa direzione. In Giappone si prevede che entro il 2010 la rete in fibra ottica coprirà l’intero territorio nazionale e raggiungerà il 100% delle utenze residenziali. Negli Stati Uniti d’America l’Amministrazione Clinton vara il "National Information Infrastructure" che prevede la realizzazione delle "Information super highways". In Europa il” Libro Bianco” di Delors indica nella realizzazione delle grandi reti la rinascita competitiva europea.
Qual’ è il collo di bottiglia? Il collo di bottiglia è "the last mile", l’ultimo chilometro e mezzo, cioè il collegamento tra centrale e utente. E tutte le diatribe che abbiamo sentito qualche tempo fa circa il progetto Socrate, prima iniziato e poi interrotto creando non pochi problemi ai Comuni e alle società che avevano ormai appaltato i lavori, sono certamente indicative delle difficoltà di fare previsioni: a fronte di investimenti ingenti, si cerca di adattare l’offerta alle difficilmente prevedibili richieste dell’utente. Vari sono i sistemi in fibra ottica che vengono studiati. L’intero collegamento in fibra cioè il "fiber to the home", la fibra fino a casa dell’utente. Oppure collegamenti ibridi fibra-cavo coassiale: "fiber to the building" cioè la fibra solo fino all’edificio; "fiber to the curbe", cioè la fibra fino all’armadio che serve una serie di edifici. I notevoli investimenti necessari per installare sistemi in fibra ottica hanno fatto rivalutare l’umile doppino telefonico con i sistemi ADSL dove l’"A" sta per “asymmetric” ed il resto è l’acronimo di "digital subscriber loop": si utilizza il doppino telefonico al massimo delle possibilità creando dei collegamenti sbilanciati, cioè con minore capacità utente-centrale e maggiore capacità centrale-utente.
Sono attualmente in corso studi sulla possibilità di fornire Internet ed i relativi servizi a larga banda attraverso la radio. Si parla di “accesso radio” come possibilità di grande interesse per gli operatori che devono entrare nel mercato e non dispongono di una rete capillare. Grande scalpore ha suscitato la gara svolta in Italia per l’assegnazione delle cinque licenze dei telefonini di terza generazione: molti vedono nell’ UMTS la strada italiana verso Internet. Sono allo studio anche sistemi via satelliti LEO e tra questi va citato il progetto Teledesic di Bill Gates che, con circa 840 satelliti, promette di dare entro qualche anno fino a 2Mbit/s al singolo utente, sicuramente di più di quanto oggi sia consentito con il doppino telefonico( 36kbit/s ) o con una rete ISDN (128 kbit/s). Ed infine c’è qualcuno che ha pensato addirittura di utilizzare la rete elettrica, cioè i conduttori di elettricità che arrivano nelle nostre case, rete che con opportuni sistemi potrebbe essere utilizzata per portare all’utente fino a circa 1Mbit/s.
Tutto questo sta ad indicare che siamo alle soglie di una rivoluzione epocale che dovrebbe condurci verso la “società dell’informazione” e che costituisce, a detta di molti illustri studiosi, una nuova frontiera per la società e l’economia. Questa società dovrebbe consentire il rilancio strutturale della competitività delle imprese, la creazione di nuove opportunità di occupazione, la trasformazione delle modalità dell’organizzazione del lavoro, un aumento dell’efficienza delle amministrazioni e delle istituzioni, in altre parole il miglioramento della qualità di vita dei cittadini.
La rivoluzione è possibile grazie al progresso della tecnologia e alla rivoluzione numerica. E’ una rivoluzione che nasce dal "basso", dalla domanda del mercato che è il vero motore del cambiamento. A fronte di una domanda difficilmente prevedibile non è semplice pianificare gli investimenti necessari. L’utente non investe in tecnologie ma in servizi offerti a prezzi competitivi. Per ridurre i costi dei servizi si è resa necessaria l’abolizione dei monopoli, dei mercati chiusi, delle aree protette, dei prezzi politici e l’introduzione della concorrenza. Occorre stimolare la domanda : da qui nasce la necessità di avere un progetto Europa a cui far seguire un progetto paese, di sviluppare la cultura informatica e di rendere sempre più semplice l’interfaccia uomo-macchina.
In Europa è stato preparato l’ormai famoso rapporto "Bangemann" in cui sono state previste dieci applicazioni pilota proprio per facilitare la nascita della società dell’informazione . Una delle più importanti è quella del telelavoro, cioè rendere possibile sempre più diffusamente la possibilità di lavorare a casa. Un grande risparmio energetico e una diminuzione dell’inquinamento ambientale. Non c’è più bisogno del pendolarismo, si abbatte il concetto Tayloristico, nato nella prima “Rivoluzione Industriale”, dell’unità di luogo e di tempo per il lavoro: il luogo di lavoro coincide nuovamente con il luogo di vita come era prima della Rivoluzione Industriale. Importanti sono le possibilità offerte ai lavoratori più svantaggiati come in molti casi le donne e i disabili. Maggiore tempo libero e possibilità di organizzarsi secondo i propri ritmi e le proprie inclinazioni. Certamente vi sono anche alcune perplessità. Aumenteranno veramente le possibilità di lavoro? Vi saranno problemi di solitudine ?
Spunti di riflessione che investono l’intera società dell’informazione. Qualche esempio. La tutela della privacy : molte attività quotidiane, ad esempio il teleshopping, lasceranno delle tracce elettroniche che potranno essere memorizzate. L’insieme interpretato di queste tracce consentirà di conoscere gli orientamenti e i comportamenti dei singoli. Siamo in presenza del grande fratello previsto da George Orwell ?. La TV interattiva e il broadcasting tradizionale: l’utente da bersaglio, da “target” può diventare protagonista. Sarà questo solo appannaggio dei ricchi e degli istruiti? Aumenteranno con questo le divaricazioni nella società?
Sono tutti spunti che certamente sono di grande interesse per i sociologi. Non essendo io un esperto in tale settore, ritorno rapidamente nel campo della tecnologia che mi è più congeniale per indicare quali sono, secondo me, le due grandi evoluzioni che condizioneranno sempre di più il passaggio alla società dell’informazione.
La prima è l’evoluzione delle fibre ottiche. Già oggi le fibre possono trasmettere fino a 10 Gbit/s: in un piccolo filo di vetro delle dimensioni poco più grandi di un capello si possono trasmettere fino a 10 miliardi di informazioni al secondo. Con i sistemi WDM “ wavelength division multiplex” utilizzando più lunghezze d’onda all’interno della stessa fibra si sono raggiunte già velocità del Terabit/s, cioè 1000 miliardi di bit/s e per il 2005 ci si pone l’obiettivo del Petabit/s, cioè 1 milione di miliardi di bit/s. Non vi saranno limiti per le capacità trasmissive. L’utente potrà “scaricare” immagini e filmati quasi istantaneamente evitando le lunghe fastidiose attese di oggi di fronte agli schermi dei nostri computer.
La seconda evoluzione tecnologica che sarà estremamente importante è quella del computer. E' noto che maggiore è il numero dei transistor che costituiscono il processore di silicio del computer e maggiore è la capacità di calcolo. Negli anni '70 si ha l'Intel 4004 con 2300 transistor. Negli anni '95 il Pentium e il Power PC contengono piu’ di tre milioni di transistor. Entro un decennio si pensa che il piccolo microprocessore potrà contenere fino a 100 milioni di transistor. Mantenendo l'attuale ritmo evolutivo, un raddoppio circa ogni anno, sarà possibile arrivare intorno al 2020 a componenti elementari di dimensioni inferiori a 50 nanometri, cioè 50 miliardesimi di metro. A queste dimensioni si verificheranno fenomeni di meccanica quantistica e tra questi l’ “effetto tunnel ” : l’interruttore “aperto” potrebbe far passare comunque un po’ di corrente. Il silicio sarà probabilmente abbandonato. Sono già allo studio molecole organiche che possano comportarsi come “interruttori”: si raggiungono cosi’ dimensioni di pochi nanometri che permetteranno di avere su un singolo “chip “ miliardi di elementi. Avremo computer microscopici inseriti dovunque: sotto la pelle, per controllare la nostra salute; nei prodotti dei supermercati, per il pagamento automatico tramite Internet; nelle auto, per conoscere esattamente la località in cui ci troviamo tramite sistemi satellitari del tipo GPS ( global positioning systems), prenotare l’albergo piu’ vicino e guidare l’auto fino all’albergo.
A fronte di questo scenario quale sarà il futuro? E' difficile rispondere a questa domanda. Per intuire la difficoltà della risposta è illuminante vedere come si collocano questi ultimi cento anni nella storia del progresso della comunicazione umana e quale è stato il processo di accelerazione della tecnologia che ha portato alle soglie della società dell'informazione.
La prima vera pietra miliare della storia della comunicazione umana si ha circa 3000 anni fa quando l'uomo inventa la scrittura e l'alfabeto moderno: la comunicazione passa da orale a scritta, non più Omero che tramanda l'Odissea e l'Iliade a voce, ma la scrittura, che rappresenta una forma inesauribile di immagazzinamento delle informazioni. Si attua la prima democratizzazione del sapere che non è piu’ patrimonio dei ristretti cenacoli che hanno la possibilità di ascoltare la voce del maestro.
Occorre aspettare circa 2500 anni per avere la seconda pietra miliare della comunicazione umana, cioè quando 500 anni fa circa nasce la stampa a caratteri mobili. Guttemberg nel suo laboratorio di Magonza stampa la prima Bibbia: esplode la comunicazione che non è più appannaggio solo dei pochi in possesso dei testi diligentemente copiati dai monaci dei conventi. Si attua la seconda importante democratizzazione del sapere che porta, ad esempio, ad una rapida diffusione delle idee illuministe.
Duemilacinquecento anni tra la prima importante pietra miliare della storia della comunicazione umana e la seconda. Passano solamente 400 anni tra l’invenzione della stampa e la nascita del telefono e della radio circa 100 anni fa. Dal quel momento l'accelerazione delle scoperte tecnologiche è strabiliante. Sessanta anni fa nasce la televisione, 50 anni fa nasce il transistor, 25 anni fa nascono le comunicazioni via satellite, nasce il processore, nascono le fibre ottiche. Negli ultimi venti anni si sviluppa il personal computer, con l’influenza sulla vita domestica e di lavoro che tutti conosciamo; si sviluppa il disco ottico, che si propone come sostituzione di enciclopedie e testi; esplode il numero dei telefoni cellulari; esplode il fenomeno Internet. Oggi siamo alle soglie della società dell’informazione multimediale interattiva in cui sempre più i” bit” sostituiranno gli “atomi” ed in cui la vera ricchezza sarà possedere e trasmettere l’ “informazione”.
Quale sarà dunque il futuro? Certamente è difficile prevederlo. E’ pero’ interessante riportare le conclusioni del Rapporto Bangemann: "i paesi che per primi entreranno nella società dell’informazione otterranno i maggiori vantaggi. I paesi che, al contrario, ritarderanno il loro ingresso nella società dell’informazione, in meno di un decennio, dovranno affrontare una disastrosa diminuzione di investimenti e di posti di lavoro".
E’ speranza comune che il nostro paese possa collocarsi all’avanguardia in questo settore e che possa cosi’ contribuire a risolvere il problema occupazionale che tanto angoscia tutta la società ed in particolare i giovani. Come ex allievo desidero sottolineare che la Nunziatella ha affrontato con successo la nuova sfida di questa svolta epocale ed è entrata a pieno titolo con il suo sito Web nella società dell’informazione .
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Un Saluto Dal Presidente aprile-1997
Una Fondazione, per nascere, ha bisogno di un "patrimonio" che deve essere destinato alla realizzazione di uno scopo "altruistico" di rilevante interesse generale. Senza patrimonio, dunque, niente Fondazione Nunziatella. E non sarebbero bastate certo le cinquecentomila lire "donate" il 20 gennaio 1992 dai fondatori a costituire un patrimonio sufficiente!
Come scrissi nel 1995 a Sabino Sernia, allora Presidente della Fondazione, e come ebbi a dire più volte in Consiglio Nazionale, io avrei preferito far riconoscere legalmente l'Associazione e modificare il suo Statuto in modo da inserirvi il concetto di "solidarietà", piuttosto che far nascere la Fondazione. Anche perché paventavo una possibile rotta di collisione tra un'Associazione "povera e non riconosciuta legalmente" ed una Fondazione "ricca e riconosciuta legalmente"! Ma, come scrissi e dissi allora, visto che ormai la Fondazione c'era, occorreva fare il massimo sforzo per creare le condizioni per la sua istituzione. E guardai con molta simpatia e partecipazione ai due eventi che hanno contribuito a far sì che la Fondazione divenisse una realtà. In primo luogo l'opera instancabile che Massimo Filippo Marzi (mio compagno di banco) ha svolto nell'adden-tare i polpacci di circa cento malcapitati (tra cui io) e nel lasciare la presa solo dopo l'esborso da parte della vittima di lire un milione.
In secondo luogo, il lascito da parte della Sig.na Enrica Testa, figlia di un ex-allievo, di una palazzina a Torino del valore di qualche miliardo di lire.
A queste persone va tutta la nostra incondizionata gratitudine.
Certo, nel suo entusiasmo nel cercare nuovi contributi, forse qualche volta Massimo ha esagerato. Anch'io, ad esempio, non sono molto d'accordo con la sua idea di un "raduno" dei benefattori della Fondazione (i famosi B.F. come li chiama lui!). Ma se non ci fosse stato qualcuno come Massimo che, in questo clima di generale egoismo, avesse gridato "avanti Savoia" chi di noi avrebbe messo la mano al portafoglio?
Per cui, grazie di cuore, Massimo, per il tuo entusiasmo. Rispetto, però, anche per coloro che non intendono contribuire (ognuno "sape" i fatti suoi). Ma i "sorrisetti" di sufficienza, no. I motti di scherno del tipo "i milionari" o i "ricconi" (qualche volta con "hi" infilata maliziosamente tra la "e" e la "o") verso coloro che hanno "cacciato" il milione, no. Costoro sono padroni di non contribuire. Ma non si riparino dietro il comodo alibi che "loro non vogliono fare gli esibizionisti" e non desiderano che il loro nome sia nell'elenco dei B.F. Sono sicuro che Massimo accetterà per la Fondazione Nunziatella anche contributi anonimi. Anche contributi anonimi superiori al milione!
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente luglio-1997
Devo una spiegazione alle tante affettuose insistenze rivoltemi per convincermi a presentarmi come candidato al Consiglio Nazionale. Non mi sono presentato per due motivi fondamentali. Il primo è che la mia candidatura -tenuto conto del ruolo di "pungolo" assunto nel passato dalla Sezione Lazio (vedi la mia relazione nell'ultimo numero di questo Notiziario) e tenuto conto che il passato Consiglio si ripresenta quasi in blocco - avrebbe potuto apparire come una candidatura "contro". E questa sia pur minima ombra di dubbio andava fugata ... considerato che nel passato Consiglio vi sono alcune delle mie amicizie più antiche e più care. Il secondo motivo è che pur con le ferree regole autoimposteci nella Sezione Lazio potrò comunque (anche se per una sola ulteriore tornata) essere rieletto ...e quindi continuare a far parte del Consiglio Nazionale come Presidente della Sezione Lazio. E nel 2001? Non facciamo piani a così lunga scadenza... se Dio ci assiste e se la simpatia sarà ancora tanta ... chissà!. Per ora votate per i candidati "nuovi di zecca" della Sezione: Giuseppe Berenzone (55), Luciano Lombardi d'Aquino (54), Goffredo Mencagli (59), Renato Natale (55), Dino Saitto (55)
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente ottobre-1997
"Un socio dell'Associazione Nunziatella è più che un ex-allievo. È un ex-allievo che, oltre ad avere questo particolare stato di grazia che lo distingue dai comuni mortali, si è iscritto all'Associazione perché ne condivide gli scopi e perché la sostiene con il suo entusiasmo, i suoi consigli, la sua opera e .... con il modesto contributo finanziario annuo che l'Associazione richiede". Così scrivevo nella mia introduzione al libretto "Albo Soci 1994" della Sezione Lazio, rosso come il nostro maniero, allorché, fresco di Presidenza e pieno di entusiasmo, mi ero accinto a ricucire assieme la Sezione. E in questi anni il mio pensiero non è cambiato. Non credo alle persone che hanno così da fare da non potere dedicare qualche minuto a riempire un modulo per il pagamento di misere 70.000 Lire (il costo di 3 caffè al mese) per la quota sociale o per votare per le elezioni nazionali. Non ci credo, lo mi sono iscritto nel lontano '56. E così come il mai dimenticato Maresciallo Miglio, nostro istruttore di equitazione, vantava "quarant'anni di cavallo sotto le cosce" (un po’ di autoironia non guasta) anch'io sono quarant’anni che verso la quota regolarmente, esprimo il mio voto e, ogni volta che mi è possibile, partecipo alla vita dell'Associazione. E come me alcuni altri.
Non molti però!
Solo un'ottantina di votanti della nostra Sezione alle elezioni nazionali, meno di un decimo dei potenziali soci di Sezione - di una Sezione che aveva presentato ben cinque candidati - sono infatti francamente pochi. Ritengo che l'attuale Consiglio Direttivo di Sezione, l'attività che abbiamo svolto in questi ultimi anni, le battaglie che in nome della Sezione abbiamo sostenuto (a volte contro le nostre personali convinzioni), la possibilità che la Sezione fosse rappresentata in forze nel Consiglio Nazionale, la tanto conclamata "voglia di novità", meritassero un maggiore attaccamento all'Associazione. Sarei poco sincero se non vi dicessi che ciò mi ha procurato un po’ di dispiacere. Per questo, accanto alle congratulazioni vivissime ed affettuose a Luciano Lombardi d'Aquino (mio antico compagno di classe.... non di banco.... nessuno è perfetto!) e a Goffredo Mencagli ( i quali peraltro non sarebbero stati mai eletti con i soli votanti della nostra Sezione) devo esprimere il rammarico per la non elezione di Renato Natale, Ceppino Berenzone e Ruggiero Musco.
A partire dal presente numero (sia per ragioni economiche, sia per ragioni di tempestività e sia per stabilire una giusta differenza tra "soci " della Sezione e coloro che sono solo ex-allievi) questo Notiziario sarà inviato solo a coloro che sono in regola con il pagamento delle quote. Gli altri sono i benvenuti a partecipare alle nostre iniziative .... in primis alla cena di Natale .... o mettendosi in regola con il pagamento delle quote o versando una piccola penale aggiuntiva al costo della cena (si veda annuncio in questo Notiziario). Nel nostro cuore vi sono tutti....semplici ex-allievi ed ex-allievi "soci". Questi ultimi hanno però diritto di vedere premiata, anche se solo in maniera simbolica, la loro assiduità e la loro fedeltà all'Associazione.
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente marzo-1998
"Sapido". Devi essere sapido.... altrimenti non ti pubblico la relazione sulla rivista, mi ha detto il Presidente Nazionale Toni Concino. "E anche meno critico verso l'Associazione Nazionale" ....ha aggiunto maliziosamente qualcun altro. Potevo io non cercare di ubbidire al mio "antico" Scelto?. Ho consultato il vocabolario. Il Gabrielli alla voce "sapido " recita: pieno di arguzia, di brio; spiritoso, arguto. È una parola! La relazione del Presidente è necessariamente noiosa. Confidando che qualcuno abbia il coraggio di arrivare fino in fondo riassumo i fatti essenziali della Sezione.
Conferenze: (fossimo scemi!... nessuna, dopo le esperienze dell'anno passato).
Gite: due. Una crociera (Egitto, Israele, Cipro, Grecia dal 25 giugno al 4 luglio): pericolo di affondamento nave tanti erano gli ex-allievi. A dire dei "rari nantes" crociera molto piacevole. Una gita vera e propria è stata invece proposta alla penisola Sorrentina dal 2 al 5 ottobre. Promesse: tarantella e allegria. Aderenti: nessuno.
Cultura: visita molto riuscita alla quadreria del Palazzo Doria Pamphilj il 31 maggio (Raffaello, Caravaggio, Velasquez... ed un'ottima guida).
Notiziario: pubblicati regolarmente quattro numeri.
Cena d'estate: circolo dell'Aeronautica Militare il 13 giugno con Romano Mussolini e la sua band. Serata piacevolissima e jazz di altissimo livello.
Cena di Natale: ancora circolo dell'Aeronautica Militare. Cibo e vini squisiti (grazie a Sandro Ferracuti). Tradizionale canto del Mak p, canzoni napoletane, canti "amarcord", balli.... il tutto in un 'atmosfera raffinata ed elegante. Conclusioni importanti delle cene: due. La prima: la costante universale del
Presidente (relativa al numero dei partecipanti) è salva..... se si sommano i partecipanti alle due cene. La seconda è una verità alla Catalano: è meglio pagare pochissimo, mangiare benissimo, in una atmosfera elegantissima con un intrattenimento di altissima classe che ... il contrario! Consiglio nazionale del 15 novembre: ho partecipato e ho notato un netto miglioramento formale e sostanziale nell'Associazione Nazionale. Il verbale del Consiglio non solo è stato scritto ma addirittura pubblicato sulla rivista "Nunziatella". Incredibile dieta. Sede Nunziatella: attività veramente frenetica del Presidente Nazionale a cui la Sezione Lazio è stata invitata a partecipare. Coinvolti il Sottosegretario di Stato Arturo Parisi (corso 55) e le più alte cariche dello Stato, civili e militari. O ora o mai più. Sant'Arturo aiutaci Tu!
Sapido, forse no. Ma pieno di buona volontà, si. Comandi, Scelto Concina!
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente maggio-1998
Brevissimo!
II Programma del '98 - Alla luce delle esperienze passate: una cena di inizio estate; una cena di auguri natalizi, una visita ai giardini Vaticani; una visita alla Amerigo Vespucci (sostituita da altra visita se ciò non sarà possibile). Apertissimi ad organizzare uno (o più) pomeriggi di dibattito su temi che Voi riterrete importanti riguardanti la nostra Nunziatella. Condizione indispensabile: fax o telefonata con suggerimenti al nostro Segretario Battista (il dibattito sarà organizzato solo se riceveremo almeno 40 segnalazioni).
Quote '98 ed elez.ioni '99 - II Consiglio Nazionale ha deciso che basta pagare la quota dell'anno in corso per riacquistare una "verginità". Smemorati... pagate la quota '98 (informazioni dal Segretario Battista): rientre-rete a pieno titolo nella nostra famiglia e potrete partecipare alle elezioni per il rinnovo del Consiglio della gloriosa Sezione Lazio nei primi mesi del '99.
Un ricordo - Gradito invito per il 14 febbraio del Col. Giancarlo Cedola (58-62). Mattinata piena di sole. Giuramento allievi finanzieri a Ostia. Allievi che cantano l'inno nazionale dopo il giuramento. Commovente. Discorso del Comandante Generale Rolando Mosca Moschini (54-57). Discorso per nulla retorico, essenziale, asciutto ma estremamente incisivo. Il discorso contiene, inaspettato, un accenno alla felicità per avere rivisto un amico dopo quarant'anni. Commozione. L'amico ero io. Forse è per questa mattinata di sole che sono entrato quarantacinque anni fa in quel rosso maniero!
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Un Saluto Dal Presidente novembre-1998
Ci è sfuggito di mano. Il solerte, attivo, ossequioso, buono, comprensivo, pacato, paziente Segretario di Sezione nonché "factotum " del Notiziario Eduardo Battista ci è sfuggito di mano. Ha impugnato la durlindana e nel passato numero del Notiziario ha menato fendenti in tutte le direzioni. Gettando nel più nero sconforto l'ignaro Direttore Responsabile del Notiziario nonché Consigliere Nazionale Luciano Lombardi d'Aquino. Mettendo il povero ignaro Presidente della Sezione nonché membro del Comitato di redazione, e cioè il sottoscritto, nella imbarazzante situazione di dover telefonare ai tre destinatari delle lettere di Eduardo e cioè Toni Concina, Alessandro Ortis e Massimo Marzi per dire che il Notiziario era, ovviamente, a loro disposizione per eventuali repliche.
Tuttavia, una volta rilevata, non senza un certo rammarico, la mancanza di riguardo verso di me e verso Luciano (proprio perché intendeva impugnare la durlindana, Eduardo avrebbe dovuto, a maggior ragione, avvertirci preventivamente); una volta reso noto che - "esternato" questo nostro stato d'animo ad Eduardo - l'episodio non ha minimamente intaccato il nostro affetto e la nostra amicizia verso di lui; una volta dichiarato pubblicamente che il contenuto delle lettere di Eduardo non riflettono il pensiero ufficiale né della Sezione, né del suo Presidente ma solo quello personale di Eduardo...mi sembra che tutta sia stato chiarito.
D'altronde, quando uno scrive il suo pensiero e lo firma se ne assume, con coraggio, la piena responsabilità. E un po' di sana discussione — sempre nell'ambito della correttezza e del rispetto reciproco - su punti importanti della nostra vita associativa che rifletta opinioni diverse penso sia salutare. Personalmente la preferisco a mielosi amarcord e a interviste incensanti. Le nostre Riviste e i nostri Notiziari non dovrebbero essere, a mio avviso, tante "Antologie di Spoon River" in cui si continua a raccontare di una improbabile Associazione assimilata a un circolo dopolavoristico di "old boys" che si riuniscono solo "pé magnà e beve". Ma una Associazione viva, vitale in cui si discuta, ci si appassioni e in cui si rifugga da un piatto (e solo apparente) conformismo. Questo non è litigare. Questo è rafforzare l'affetto che vi è tra noi su basi più vere e meno epidermiche. Ed il Notiziario della Sezione Lazio è a disposizione per un civile confronto di idee sulle questioni sollevate da Eduardo.
A questo punto, però, non vi è chi non abbia notato che le lettere di Eduardo in realtà non erano solo tre. Ve ne era un'altra subliminale (ma non troppo), celata in quella diretta a Toni Concina, in cui Eduardo se la prende con i "Primi della Classe" e con i "Presidenti". Mi corre pertanto l'obbligo di assumere la difesa d'ufficio di entrambi. I primi della classe, lo sappiamo tutti, sono quegli esseri insopportabili, pedicellosi, con gli occhiali, brutti, antipatici, saccenti, sgobboni che ben conosciamo. Che ci fanno incazzare perché prendono 9 nella versione di latino e di greco mentre noi ci dobbiamo accontentare del nostro misero 4. E pensare che eravamo sicuri di averla fatta più che bene quella versione! Quanto preferibili sono quelli senza pedicelli, senza occhiali, belli, simpatici, modesti che, pur studiando quasi nulla, sono altrettanto bravi! Stante la scarsità di questa categoria di persone superdotate, permettetemi però di preferire i primi della classe a quelli che, pur volendolo, primi della classe non lo sono stati, non lo sono e non lo saranno mai.
La seconda categoria di cui mi tocca assumere la difesa d'ufficio è quella dei Presidenti. Che, a detta di Eduardo, hanno il "vizietto". Non quello a cui nella vostra mente lubrica avete subito pensato. Il vizietto di sentirsi "primi" ... ma non "inter pares". Suvvia, un po ' di rispetto per questa categoria bistrattata... e soprattutto un po' di autoironia. Il grande Tota avrebbe detto "parli come badi ! "siamo uomini o...segretari? ".
Un abbraccio
Francesco Fedi
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Matrimonio gennaio-2000
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Riflessioni sulle cosidette "Cordate" febbraio-2001
Sul Gabrielli leggo il primo significato: "sistema di ascensione sulla roccia o sul ghiaccio con gli scalatori legati ad una corda per sicurezza e reciproco aiuto". Preferisco questo al significato, spesso deleterio, con cui il vocabolo viene usato nel mondo della finanza. E, comunque, nel caso delle future elezioni dell'Associazione io nelle cordate non vedo nulla di male. Al contrario. Credo che esse esprimano il desiderio di maggiore partecipazione degli ex Allievi, il desiderio di " contare di piu'" e di non limitarsi a dare un voto senza alcun " vincolo di mandato", una "delega in bianco" ad altre persone, pure se degnissime. Alcuni hanno espresso questo desiderio raggruppandosi intorno ad un programma, come coloro che condividono "Avanti Marsh". Altri hanno espresso il loro desiderio di maggiore partecipazione cercando di contribuire alla scelta dei vertici dell'Associazione. Alcuni anni orsono l'Associazione recepi' il desiderio di decentramento che emergeva dalla base ed istitui' le Sezioni. Ritengo che l'Associazione non potrà nel futuro ignorare questo desiderio di partecipazione. Non so in quale modo potrà tenerne conto, ma non potrà ignorarlo.
Le cordate come voglia di partecipare, come segnale positivo di vitalità dell'Associazione, dunque, da non demonizzare. Ben preferibili, a mio avviso, alla staticità del passato, al "queta non movere et mota quetare" dove tutto sembrava già deciso a priori. E grande apprezzamento per chi si schiera apertamente: per il programma, per i candidati, per entrambi. Certo la passione deve essere estrinsecata con lo "stile" Nunziatella che abbiamo assorbito tra le mura del nostro Maniero. Le questioni personali devono rimanere questioni personali. Il " tifo" va fatto " a favore" e non "contro": sottolineando cioè gli aspetti positivi dei propri programmi e dei propri candidati e non sottolineando gli aspetti negativi degli altri. Eguale apprezzamento pero' per chi invece ritiene di votare delegando i candidati dei quali ha stima e ignorando eventuali cordate . E a proposito di candidati...sono veramente tanti. Altro segnale, secondo me, molto positivo di volontà di partecipare alla vita associativa. E dai nomi che si leggono..... tutti estremamente degni. Alcuni con un passato ed un presente brillanti. Altri con un presente promettente ed un futuro che tutto induce a ritenere luminoso. Questa si' che sarà una scelta difficile! Buon voto. Con serenità. Senza invelenire l'atmosfera .. Consci di quel valore prezioso che è l' affetto che ci lega, anche quando, talvolta, la pensiamo in modo diverso. Della serie: io non sono affatto d'accordo con Te ma darei la mia vita per impedire che Tu non possa piu' esprimere le Tue idee. Viva la Nunziatella che, come ha scritto Rolando Mosca Moschini, "ci ha dato tutto". Viva l'Associazione, stravagante e variegata quanto si vuole, ma che raggruppa gli amici che ci sono piu' cari.
Un abbraccio affettuoso.
Francesco Fedi
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L'addio del Presidente Sezione Lazio marzo-2001
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Convegno S.Lorenzello aprile-2001
CONVEGNO “ NUNZIATELLA” S. LORENZELLO 2001
SESSIONE “GLI UOMINI”
( Coordinatore: F. Fedi )
La Sessione, secondo quanto stabilito dagli Organizzatori, è stata dedicata all’Associazione ed ai suoi problemi, ai rapporti tra Organizzazione Centrale e Periferica ed ai rapporti tra Allievi, ex Allievi ed Associazione.
Nel corso della Sessione sono state presentate le quattro relazioni previste nel programma : “ Governo centrale e rapporti con le Sezioni” ( relatore : F. Fedi ); “ Le problematiche dei giovani ex Allievi” ( relatore : U. Orsini ); “ La Nunziatella vista dagli Allievi” ( relatore : I. Petrella ) ; “ L’ aspetto economico nella vita associativa: rapporti tra Associazione, Allievi e Scuola” ( relatore : A. Jovane ). A queste si sono aggiunti sia i contributi sollecitati dal Coordinatore e preparati dalle Sezioni ( presentati da : R. Izzo, R. Pernisco, M. Scivicco, M. Caltabiano, G. Agliata e P. Altamura ) e sia contributi estemporanei ( G. Catenacci, A. Ortis, M. Colucciello, E.M. Amato, C. Azan). I testi delle relazioni e degli interventi consegnati durante il Seminario sono conservati presso la Segreteria dell’Associazione.
Nel presente documento sono riportate, in estrema sintesi, le principali risultanze della Sessione divise in “considerazioni” e “proposte”: per comodità, queste ultime sono contraddistinte con un asterisco. Le proposte, se condivise, avranno possibilità di attuazione solo se saranno in molti ad offrire la propria disponibilità ed il proprio tempo per impegnarsi fattivamente ,con spirito di servizio, per l’Associazione. Se invece prevarra’ il numero di coloro che, bravissimi ad enunciare teorie e concetti, sono pero’ poco disponibili all’impegno vorrà dire che rimarranno i quattro “soliti noti” che faranno quello che potranno.
Nel predisporre il documento il Coordinatore ha cercato di tenere conto non solo delle relazioni e degli interventi del Seminario ma anche delle opinioni espresse dai rappresentanti delle Sezioni che non erano presenti ed ha attinto a piene mani agli scritti che gli sono pervenuti. Se copiare da uno solo è plagio e copiare da molti è ricerca , il documento è sicuramente ricerca.
Il Coordinatore rivolge un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno inviato commenti e suggerimenti relativamente alla prima versione del documento: la presente versione se ne è ampiamente giovata.
1. Premessa
E’ ben radicata in tutti gli ex Allievi che fanno parte dell’Associazione una profonda gratitudine verso i “fondatori”, verso i Presidenti Onorari, i Presidenti , i Vice- Presidenti, i Segretari , i Tesorieri ed i membri dei Consigli Direttivi Nazionali e Sezionali, ed, in generale, verso tutti coloro che hanno contribuito a far nascere e a far progredire l’ Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella nei suoi primi 50 anni di vita.
Qualunque scontro di opinioni, a volte anche aspro, avvenuto nel passato ha avuto sempre tale gratitudine come premessa e, come sottofondo, lo smisurato amore degli ex Allievi verso la loro Nunziatella ed il loro “comune sentire” derivante dall’aver avuto la forza di pagare , in giovanissima età, il prezzo elevato di una severa educazione di modello militare.
2. Organizzazione centrale e periferica: Consiglio Nazionale e Sezioni
La costituzione delle Sezioni, iniziata circa 30 anni dopo la nascita dell'Associazione, è stata una svolta epocale estremamente positiva che ha recepito quella esigenza di "decentramento" che è poi divenuta un patrimonio della coscienza nazionale anche a livello piu' generale : oggi le Sezioni sono il mezzo con cui l'Associazione si radica sul territorio.
Le Sezioni attivate sono 13 : Piemonte, Liguria, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna e, ultima nata, Abruzzo e Molise. Le Sezioni non ancora attivate sono 4 : Umbria, Calabria, Marche e Trentino Alto Adige. Non risulta attivato alcun gruppo provinciale.
Gli ex Allievi censiti nell’ultima edizione dell’Albo Soci sono circa 4000 . Essi sono ripartiti in modo non uniforme sul territorio: vi sono Sezioni con piu’ di 1000 iscritti (Campania e Lazio), Sezioni con qualche centinaio di iscritti (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Puglia, Sicilia) e Sezioni con meno di 100 iscritti. Nell’ anno 2000 solo il 20% circa degli iscritti sono risultati in regola con il pagamento della quota associativa annuale. Tale percentuale è in genere minore nelle Sezioni con il maggior numero di associati.
I rapporti tra l’Organizzazione centrale e l’ Organizzazione periferica devono ispirarsi agli scopi statutari dell’Associazione e porsi come obiettivo il rafforzamento del “senso di appartenenza” ad una tradizione che si perpetua da piu’ di duecento anni. Gli aspetti dell’azione delle Sezioni e del Consiglio Nazionale che sono risultati piu’ meritevoli di attenzione sono sinteticamente i seguenti.
* Le Sezioni devono adoperarsi per migliorare il loro radicamento sul territorio promuovendo tutte le iniziative atte ad alimentare lo spirito associativo ed a favorire sia l’iscrizione degli ex Allievi all’Associazione e sia l’ incremento del numero degli associati in regola con il pagamento del la quota sociale.
* Le Sezioni devono collaborare attivamente con il Consiglio Nazionale: dando tempestiva comunicazione degli incontri conviviali e delle manifestazioni programmate, contribuendo all’aggiornamento continuo dell’Albo Soci, fornendo informazioni e materiale per la pubblicazione di Rosso Maniero e della rivista Nunziatella, segnalando le esigenze ed i problemi emergenti dalla base.
* E’ necessario che il Consiglio Nazionale si occupi di problemi ed obiettivi strategici di grande respiro riguardanti la vita della Scuola e dell’Associazione tenendo conto dei mutamenti e dell’evoluzione della società e deleghi alle Sezioni l’attuazione degli obiettivi ed il rafforzamento periferico dell’Associazione.
* E’ opportuno che il Consiglio Nazionale promuova l'attivazione delle Sezioni nelle Regioni in cui esse non sono state ancora attivate e la costituzione di gruppi provinciali ove cio' si verifichi utile per incrementare la parte cipazione alla vita associativa.
* E' necessario che il Consiglio Nazionale ( ad esempio tramite una Commissione “ ad hoc”) fornisca alle Sezioni esistenti ed a quelle in via di attivazione il sostegno ed il supporto necessari per il rapido recepimento delle esigenze emergenti dalla base e per la soluzione di problemi comuni ( evitando che ogni volta si debba "inventare di nuovo la ruota") come ad esempio : regolamenti, elenco ex Allievi iscritti e non iscritti, sede, organizzazione e gestione interna ( rendiconti economici, verbali di Consigli e Assemblee, codici fiscali e conti correnti intestati alla Sezione, carte intestate, etc.) .
* E’ necessario che il Consiglio Nazionale faccia sentire le Sezioni e gli Associati partecipi della vita dell’Associazione (es. partecipando con rappresentanti del Consiglio alle manifestazioni di Sezione, assicurando l’efficienza della Segreteria Nazionale, diffondendo con celerità i verbali del Consiglio Nazionale, distribuendo capillarmente l’Annuario, il notiziario Rosso Maniero e la rivista Nunziatella) e recepisca i problemi specifici delle singole Sezioni ( es. organizzando almeno una volta l’anno un a riunione” ad hoc” con i Presidenti di Sezione).
3. Il Sistema Informatico Nunziatella ( SIN )
Già nel 1997 comincio’ a farsi strada da parte delle Sezioni il suggerimento che il “computer” doveva prepotentemente entrare nella gestione dell’Associazione Nazionale. In quell’anno fu messo a punto per iniziativa della Sezione Lazio e consegnato all’ Associazione Nazionale il “ Sistema Informatico Associazione Ex Allievi” nato per agevolare la consultazione e l’aggiornamento del “data base” associativo.
Alla fine del 1999 nasce il sito Web della Sezione Lazio e, agli inizi del 2000, l’ Associazione Nazionale si fa promotrice del proprio ingresso nel cyberspazio con il Sistema Informatico Nunziatella. Dopo la nascita delle Sezioni questa è la seconda svolta epocale che influenzerà in modo radicale la vita dell’Associazione.
Il sito www.nunziatella.it è stato esaurientemente illustrato al Consiglio Nazionale, sul notiziario “Rosso Maniero”, durante il raduno nazionale del 18 novembre 2000 a Napoli ed in occasione dell’incontro organizzato a Roma nel dicembre 2000 dalla Sezione Lazio presso il Centro Alti Studi per la Difesa. Pertanto, nel corso della Sessione, non è stata ripetuta l’illustrazione del sito ma è stata ribadita la sua importanza come mezzo potentissimo di comunicazione. Comunicazione tra ex Allievi ( basti pensare al successo dell’e-mail che ha fatto riscoprire ad ex Allievi, iscritti e non iscritti, il “comune sentire” nonostante differenze di età e di corso); comunicazione tra ex Allievi ed Associazione ( ogni ex Allievo, ad esempio, avrà un indirizzo e-mail del tipo “ nome.cognome.anno d’ingresso@nunziatella.it con il quale sarà raggiungibile in ogni punto del globo e chissà …domani dello spazio!; ogni ex Allievo potrà - con regole in fase di affinamento - accedere al data base associativo per consultarlo o per variare le proprie coordinate, potrà pagare la quota associativa, potrà usufruire - con regole da stabilire - dei vari “servizi” offerti dall’Associazione, potrà accedere a documenti, archivi storici, a foto e filmati della Scuola e dell’Associazione, etc.) ; comunicazione tra Organizzazione centrale e periferica ( diffusione di notizie, comunicati, notiziari ).
*Le Sezioni dovranno adoperarsi per diffondere l’alfabetizzazione informatica degli ex Allievi e promuovere l’uso estensivo del SIN; al tempo stesso occorrerà evitare la “ghettizzazione” degli ex Allievi non cybernauti mantenendo i canali di informazione tradizionali ( Annuario, Rosso Maniero, rivista Nunziatella, Notiziari di Sezione, etc.) e sviluppando in modo parallelo ogni nuovo canale informativo.
* E’ opportuno che il Consiglio Nazionale mantenga e supporti opportunamente il Gruppo che ha dato origine al SIN, perché provveda al completamento ed alla manutenzione del sito, alla messa a punto dei “servizi” che l’Associazione puo’ offrire tramite Internet e all’ affinamento delle regole da proporre per la fruizione di tali servizi. E’ anche opportuno che le Sezioni nominino il proprio “Responsabile SIN” che curi la manutenzione del sito della Sezione e che sia l’interfaccia della Sezione verso il Gruppo Nazionale.
4. Rinnovamento dell’Associazione, partecipazione dei giovani ed impegno nella vita associativa
Negli anni passati è stata rappresentata dalla base una sentita esigenza di rinnovamento e di maggiore partecipazione dei giovani nelle rappresentanze a livello nazionale e regionale. Alcune Sezioni hanno fatto propria questa esigenza riflettendola nei loro Statuti e Regolamenti e proponendola a livello nazionale. In conseguenza di cio’, l’ Assemblea Nazionale del 16 novembre 1996 ha modificato lo Statuto dell’Associazione che, agli articoli 20 e 6, recita:
“Risulteranno comunque eletti ( nel Consiglio Nazionale) quale che sia il numero delle preferenze, nell’ordine i primi cinque candidati che non abbiano fatto parte del Consiglio uscente” ( cioè un terzo del Consiglio è comunque rinnovato).
“Il Presidente ed il Segretario ( del Consiglio Nazionale) non potranno essere rieletti per piu’ di due mandati consecutivi”.
“L’Assemblea ( delle Sezioni) elegge il Consiglio Direttivo in coincidenza con il rinnovo del Consiglio Nazionale”.
Lo Statuto ed il Regolamento di alcune Sezioni hanno disposizioni di rinnovamento ancora piu’ stringenti. Ad esempio, lo Statuto della Sezione Lazio estende la non rieleggibilità dopo due tornate elettorali a tutti i membri del Consiglio Direttivo.
Le prossime elezioni per il rinnovo degli Organi rappresentativi Nazionali, fissate per la fine del mese di maggio 2001, congiuntamente con quelle per il rinnovo degli Organismi rappresentativi Regionali, rappresentano un’occasione unica per partecipare alla vita associativa, confermando l’esistente o attuando il rinnovamento e la maggiore partecipazione dei giovani da piu’ parti auspicati. Le contestazioni aperte o latenti verso la conduzione dell’Associazione da parte di ex Allievi iscritti all’Associazione o il non riconoscersi nell’Associazione ma solo nel ricordo della Scuola da parte di altri ex Allievi che, per questo, non intendono iscriversi all’Associazione, rischiano di essere critiche sterili senza la disponibilità a partecipare e, se necessario, a contribuire” da dentro” al miglioramento ed allo sviluppo dell‘ Associazione stessa.
Partecipare attivamente come candidati o come votanti è estremamente facile. All’art. 19 lo Statuto Nazionale recita …”hanno diritto al voto e sono eleggibili alle cariche sociali tutti gli iscritti ex Allievi in regola con il pagamento delle quote sociali”. Secondo le decisioni adottate dal Consiglio Nazionale nel marzo del 1998 ( Rosso Maniero gennaio 2001 n. 6) “ per essere in regola con la quota associativa è sufficiente versare quella relativa all’anno in corso” ( che è di lire 100.000). Inoltre: a) è in vigore l’esenzione dal pagamento della quota per i primi tre anni dall’uscita dalla Scuola e per gli ex Allievi con piu’ di 70 anni d’età; b) per iscriversi all’Associazione non occorre pagare alcuna tassa d’iscrizione ma solo la quota dell’anno in corso.
* Occorre che il Consiglio Nazionale e le Sezioni diffondano capillarmente a livello nazionale e regionale le informazioni circa le prossime elezioni e promuovano la partecipazione del maggior numero di ex Allievi , sia come candidati e sia come votanti, alle elezioni nazionali ed a quelle regionali, sottolineando come tale partecipazione sia il momento piu’ importante e significativo della vita associativa e come siano disponibili tutti gli strumenti per attuare , se ritenuto opportuno, il rinnovamento dell’Associazione ed incrementare la partecipazione dei giovani.
Sempre dalle Sezioni è emersa l’esigenza di assicurare che i Consigli Direttivi sia nazionale che regionali fossero formati da ex Allievi disponibili a contribuire attivamente alla vita associativa. Accogliendo le proposte provenienti dalla base, l’Assemblea Nazionale del 16 novembre 1996 ha modificato l’art. 10 dello Statuto che ora recita:
-“I componenti elettivi del Consiglio ( Nazionale), assenti per tre sedute, anche non consecutive, in un anno solare, sono considerati decaduti dalla carica e devono essere sostituiti con il primo dei non eletti”.
Questa modifica fu accolta con molto favore dai Presidenti di Sezione che, pur facendo parte del Consiglio non concorrono al numero legale ( 8 membri elettivi su 15) e che talvolta avevano visto vanificati i loro viaggi a Napoli per partecipare a sedute del Consiglio non valide per mancanza del numero legale.
Quella della partecipazione alle sedute dei Consigli è ovviamente il “minimo” che si richiede ai componenti i Consigli Direttivi Nazionale e di Sezione dai quali ci si attende una partecipazione attiva alle iniziative dell’ Associazione e alle Commissioni formate all’interno dei Consigli.
* E’ opportuno che il Consiglio Nazionale e le Sezioni sottolineino che coloro che si candidano assumono il preciso impegno di dedicare tempo e disponibilità alla vita associativa.
5. L’Associazione e gli aspiranti Allievi
L’incremento degli aspiranti Allievi e quindi, conseguentemente, della qualità dei futuri Allievi è legato all’immagine” della Scuola.
L’Associazione nel passato lontano e recente è stata molto attiva nel contribuire all’immagine della Nunziatella. Basti pensare alla serie di pubblicazioni di notevole pregio sulla storia della Nunziatella, alla cassetta realizzata in occasione del bicentenario, alla splendida riuscita dei raduni nazionali – con particolare riguardo a quello organizzato in occasione del 50° anniversario dell’Associazione- o ai successi della Polisportiva “ Rosso Maniero”.
* L’Associazione Nazionale, in collaborazione con le Sezioni e di concerto con i vertici militari, deve continuare ed incrementare le iniziative ( come ad es. la Polisportiva) tese a rafforzare l’immagine della Scuola in larghi strati della popolazione, anche promuovendo incontri e conferenze nelle scuole secondarie od attivando eventuali iniziative già predisposte dall’Associazione. Le iniziative tendenti ad assicurare agli Allievi, all’uscita dalla Scuola, la padronanza dell’informatica e dell’inglese ed a conferire una rinnovata importanza alla pratica degli sport nella Scuola, potrebbero, ad esempio, costituire motivo di grosso richiamo.
6. L’ Associazione e gli Allievi
Per gli Allievi che frequentano la Scuola, l’Associazione puo’ attivarsi, in stretta collaborazione con il Comando della Scuola, in tre direzioni: ruolo attivo per agevolare gli Allievi nella difficile scelta del proprio futuro e nel loro inserimento nelle Accademie e nelle Università; ruolo attivo nel proporre il perfezionamento degli Allievi nell’informatica e nell’inglese e nel proporre che ritorni ad avere l’importanza del passato la pratica degli sport nella Scuola; informativa sull’Associazione e sui servizi” che questa puo’ offrire.
* E’ opportuno che il Consiglio Nazionale (anche attraverso una Commissione “ad hoc”) promuova una serie di iniziative per illustrare agli Allievi le prospettive del loro inserimento nelle carriere civile e militare ( conferenze, serie di incontri mirati, etc.) e svolga un ruolo attivo per il riconoscimento del periodo “Nunziatella” nelle valutazioni dei concorsi per le Accademie.
* E’ opportuno che il Consiglio Nazionale sottoponga al Comando della Scuola ed ai vertici militari, proposte concrete tendenti a far si’ che gli Allievi escano dalla Scuola con una perfetta padronanza dell’informatica e della lingua inglese ( distribuzione ad ogni Allievo all’ingresso nella Scuola di un personal computer, disponibilità di laboratori di informatica con possibilità di accesso ad Internet , disponibilità di laboratori linguistici per l’apprendimento con metodi moderni della lingua inglese, etc.) e che venga ripristinata l’importanza data alla pratica degli sport.
* E’ opportuno che i vertici dell’Associazione i llustrino agli Allievi la storia, le tradizioni, le attività , ed i “servizi” che l’Associazione puo’ offrire.
7. L’Associazione e gli ex Allievi piu’ giovani
La competività della società moderna e le regole a volte spietate che essa impone fanno si’ che il passaggio dal mondo della Scuola - severo ma pur sempre regolato da principi legati alla sua tradizione secolare - al mondo esterno possa provocare nei giovani ex Allievi un senso di angoscioso smarrimento. Smarrimento per essere immersi di nuovo in un mondo di amicizie ormai lontane lasciato tre anni prima, per aver dovuto abbandonare le mura del “ Rosso Maniero che per tre anni erano state la loro “casa” e le vere amicizie consolidate in tre anni di vita comune che erano state la loro “famiglia”, per dover affrontare delle scelte importanti a volte senza precisi punti di riferimento.
E’ comprensibile quindi che , da una parte, ci sia la voglia di vivere l’Associazione e partecipare alla vita associativa da subito, non appena usciti dalla Scuola, senza aspettare il primo raduno ventennale, come accadeva anni fa. E, dall’altra, il bisogno di trovare nell’Associazione dei punti di riferimento da cui ottenere guida e consigli sia negli anni dell’Università e delle Accademie e sia all’atto dell’inserimento nelle profesioni civili e militari.
* E’ opportuno che il Consiglio Nazionale ( tramite una Commissione “ad hoc” con interfacce nelle Sezioni) organizzi un gruppo di esperti civili e militari che agisca da “tutor” per i giovani ex Allievi mediante incontri dedicati ( es. avvocati, medici, etc.) o mediante interfacce consultabili via Internet.
* E’ opport uno che negli incontri e manifestazioni sia nazionali che di Sezione ci si adoperi per assicurare una massiccia partecipazione di giovani ex Allievi anche mediante un’ eventuale riduzione della quota di partecipazione.
8. L’Associazione e gli ex Allievi piu’ anziani
“ Benedetti coloro che comprendono il mio camminare stanco; che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità; che stringono con calore le mie mani tremanti ; che si interessano della mia lontana giovinezza; che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti; che comprendono il mio bisogno di affetto; che mi regalano frammenti del loro tempo; che si ricordano della mia solitudine; che mi sono vicini nella sofferenza; che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita: quando entrero’ nella vita senza fine mi ricordero’ di loro presso il Signore”.
Questa preghiera meglio di ogni parola puo’ indicare quanto l’Associazione a livello locale puo’ fare per gli ex Allievi piu’ anziani in una società in cui l’età media tende ad aumentare sempre di piu’.
* E’ necessario che le Sezioni adottino iniziative opportune per far sentire agli ex Allievi anziani ed anzianissimi l’affetto e la solidarietà dell’Associazione.
9. Il vile denaro…ovvero la quota associativa
Nella Sessione è stata presentata una relazione ricca di dati e molto dettagliata sull’argomento a cui è seguita un’ampia discussione. Gli elementi su cui sembra convergere una certa unanimità sono i seguenti.
* Nei primi 5 anni dopo l’uscita dalla Scuola e a partire dal 75 esimo anno di età l’ammontare della quota associativa dovrebbe essere dimezzata ( per questo occorre una modifica statutaria).
* Per essere in regola con il pagamento della quota associativa è sufficiente pagare la quota dell’anno in corso (ovviamente solo chi ha provveduto con continuità al pagamento della quota sociale potrà aspirare a ricevere il distintivo dei “quarant’anni “ di fedeltà all’Associazione).
10. La solidarietà
La solidarietà è citata negli scopi statutari dell’Associazione ed è uno dei motivi principali per i quali l’Associazione ha voluto la nascita della Fondazione Nunziatella. Durante il Seminario sarebbe stato opportuno dibattere a quali iniziative, tenuto conto delle scarse risorse disponibili, sarebbe consigliabile dare la priorità : l’assenza dei vertici della Fondazione non ha facilitato pero’ la discussione di questo argomento.
Alcune riflessioni sono tuttavia opportune. Vi sono state nel recente e recentissimo passato iniziative di solidarietà prese da singoli ex Allievi: cio’ ha destato perplessità in altri ex Allievi che hanno visto in questo la latitanza dell’Associazione e della Fondazione.
A questo proposito forse qualche cifra potrà essere utile. L’Associazione è un’organizzazione certo non ricca. Se è vero, com’è vero, che solo il 20% circa dei 4000 iscritti paga la quota sociale e che metà di questa quota va alle Sezioni, questo significa che le entrate annue dell’Associazione non superano i circa 40 milioni, appena necessari per la sua attività di base. La Fondazione, grazie alla generosità dei “benemeriti” e all’eredità di Torino, ha un patrimonio che non supera ( sono tutte cifre di larga massima) 1.5 miliardi di lire. Un oculato investimento senza rischi che mantenga il valore reale del patrimonio rende disponibile solo qualche decina di milioni all’ anno per le attività della Fondazione.
* Un’ informativa sulle reali possibilità e sui programmi della Fondazione sarebbe quanto mai opportuna, anche per non ingenerare soverchie illusioni sulle possibilità d’intervento che vanno dalle borse di studio ad Allievi meritevoli, a premi per Docenti ed Ufficiali, dalle iniziative di solidarietà per ex Allievi in difficoltà ai prestiti d’onore.
* E’ opportuno sottolineare che solidarietà non significa sempre e solo denaro. Puo’ significare affetto, puo’ significare sollecitudine. A contribuire a questo tipo di solidarietà sono chiamati tutti gli ex Allievi indistintamente.
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Cinquantennale corso 54-57 aprile-2004
“ SI RIVEDONO DOPO 50 ANNI GLI ALLIEVI DEL CORSO 54-57”
“ E se un di’ la Nunziatella chiamerà, noi vecchi allievi tutti uniti torneremo qua “ Sono i versi della Canzone del Mac pi che ogni allievo di Pizzofalcone porta nel cuore. Ebbene la Nunziatella ha ancora chiamato per ripercorrere la strada della memoria, per consentire a chi è vissuto fra quelle mura per tre anni della sua giovinezza, di non dimenticare. Cosi’ gli allievi del corso 1954-1957 sono tornati alla Nunziatella, ospiti del Comandante Dante Zampa, per rivedersi dopo 50 anni. Alti ufficiali, professionisti, imprenditori provenienti dal Sud Africa, dall’Australia e da tutte le parti d’Europa e d’Italia si sono ritrovati a Napoli il 25 Aprile con il loro Capocorso Prof. Francesco Fedi, Presidente del Comitato della Cooperazione Europea per la Ricerca Scientifica e Tecnologica, e con il Gen. Sandro Ferracuti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Assente per motivi di servizio il Gen. Rolando Mosca Moschini, Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea. Un corso che han ben meritato per il notevole contributo dato alla società civile e militare del nostro paese. Tanti i Generali a tre stelle come Giuseppe Orofino, Aldo Varda, Alberto Ficuciello, Carlo Alfonso Giannatiempo, Gianalfonso D’Avossa, Francesco Giglio; i Professori Universitari come Alberto Amatucci e Marcello Bracale; i giornalisti come Luciano Lombardi D’Aquino ; i professionisti come Massimo Marzi , Carlo Pascucci, Angelo Maiolino e tanti altri.
Prima di ritrovarsi nella Scuola, gli ex allievi hanno voluto deporre una corona sul “Monumento al Fante d’Italia” La cerimonia ha avuto un particolare significato poichè la prima manifestazione militare pubblica alla quale il corso 54-57 partecipò cinquant’anni orsono fu proprio l’inaugurazione del Monumento dedicato al Fante d’Italia posto per onorare il rinato Esercito Italiano. Cosi’ gli ex allievi hanno inteso rinnovare la gratitudine al nostro Esercito onorando nuovamente il Fante d’Italia: sulle note del silenzio il pensiero è andato a tutti i caduti , ai caduti di Nassirya ed in particolare al Capitano Ficuciello, figlio del Generale Alberto anche lui allievo del corso. Ma anche esprimere il proprio “grazie” alla città di Napoli che accolse con affetto i giovani cadetti nel periodo più formativo della loro vita.
L’Associazione Nazionale ha seguito con sollecitudine il raduno: il Presidente Catenacci ha fatto pervenire ai partecipanti un bel “poster” realizzato per l’occasione ed il Segretario Nazionale Eugenio Maria Amato ha presenziato alla cerimonia. L’Associazione era rappresentata anche dal Gen. Arturo Tornar, Presidente della Sezione Campania, e dai due Consiglieri Nazionali Francesco Fedi e Carlo Pascucci.
L’accoglienza del Colonnello Zampa e dei suoi collaboratori nella Scuola è stata eccezionale e curata nei minimi dettagli. Un riuscitissimo “saggio ginnico” degli allievi ha fatto riandare con la memoria ai tempi in cui il saggio del 18 Novembre si svolgeva in “cortile grande” che diventava il “salotto buono” di Napoli. Tutti hanno avuto la sensazione che con l’attuale Comandante la Nunziatella stia ritrovando se stessa. In sala mensa il discorso di Francesco Fedi ha fatto divertire e commuovere allo stesso tempo.
La giornata napoletana ha fatto seguito ad una due giorni di festeggiamenti capresi organizzati da Francesco Fedi, Beppe Massa, Massimo Filippo Marzi, Alessandro De Lorenzo e Sergio De Rosa. La cena di Venerdi a “Villaverde”, di Sabato alla “ Residenza” ed i canti alla Taverna” Anema e core” hanno fatto riandare con il pensiero gli allievi ai loro quindici anni quando mezzo secolo fa hanno varcato per la prima volta il portone di Pizzofalcone. Lo spettacolo folcloristico offerto dall’Assessorato del Turismo e Cultura della Regione Campania attraverso l’Azienda di Cura e Soggiorno di Capri, ha fatto cornice alla serata del Sabato sera. Le”Pacchiane” con i loro coloratissimi costumi campagnoli sono state il tocco finale che ha arricchito il suggestivo giardino di villa Hoeck, vecchia dimora di campagna caprese di Francesco Fedi e di Sandra Cioffi Fedi , dove i padroni di casa hanno ricevuto i partecipanti al raduno Sabato mattina. Il panorama splendido tra le suggestive colonne del giardino coperte di glicini e l’atmosfera campestre sono stati la ricompensa per gli ospiti che, dopo la lunga passeggiata a Villa Jovis, sono stati rifocillati con cibi tipici capresi.
“La Nunziatella a Napoli è un simbolo incancellabile” ha dichiarato alla stampa Francesco Fedi “ dopo piu’ di 200 anni l’antica Scuola continua ad avere il suo fascino e, soprattutto, a tenere unita la sua famiglia. Istituzioni come la Nunziatella vanno tutelate e valorizzate come luogo di alta formazione sia per le Forze Armate e sia per la società civile del nostro paese”. Ampio spazio all’evento è stato riservato sul “ Mattino” di Napoli del 25 e del 26 Aprile.
Gli allievi del corso ’54 si sono ritrovati nuovamente a Napoli il mattino del 20 Novembre in Piazza Plebiscito in occasione del giuramento del 217° corso per la consegna della “stecca” e per sfilare davanti al Ministro della Difesa Martino - “belli come 50 anni fa” - comandati dal Generale Rolando Mosca Moschini, affiancato dal Professore Francesco Fedi, dal Tenente Generale Alberto Ficuciello e dal Generale Sandro Ferracuti.
Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella
Comitato Organizzatore Raduno Cinquantennale Corso ‘54-’57
Capri e Napoli 23-25 Aprile 2004
Roma, 23 Aprile 2004
Carissimi,
un affettuoso benvenuto da parte del Comitato Organizzatore e cioè di Alessandro De Lorenzo, Sergio De Rosa, Massimo Fiippo Marzi, Beppe Massa e…. del sottoscritto !!
Nella cartellina troverete i “ gadgets” da Voi ordinati ed altro materiale informativo…per reclami rivolgersi a Beppe Massa….negozio di fronte all’Albergo La Palma. A Beppe occorrerebbe fare un monumento per l’impazzimento procuratogli da alcuni di Voi…per gli alberghi e le schede di iscrizione!
Troverete anche il Programma definitivo…quasi identico all’ultimo che avete ricevuto. Il programma di Sabato mattina Vi sarà comunicato Venerdi’ sera…l’appuntamento è sempre alle 10.00 del mattino di fronte alla Funicolare. Se… il “tiempo non lo impide” …il programma prevede una passeggiata fino a Villa Jovis ( munirsi di scarpe comode! ) ed una spaghettata sulla via del ritorno. Se dovesse piovere….(facciamo opportuni scongiuri)….ci inventeremo qualche altra cosa.
E’ severamente proibito: portarsi appresso preoccupazioni di lavoro, di figli, di nipoti e quant’altro, non dotarsi dell’entusiasmo dei nostri…… quindici anni e soprattutto mostrare “meraviglia” ( specie per quelli che si rivedono per la prima volta dopo cinquat’anni) e quasi “non riconoscere” i propri compagni anche se un po’ ( si fa per dire ) appesantiti ( leggi con pancetta ! ), con qualche capello in meno (… ancora con qualche capello ) e con quei pochi che sicuramente non sono piu’ del colore di una volta ( tinture a parte!).
Perché…come dicevo nella mia ultima lettera… “chi se ne frega…se è passato mezzo secolo!!… Siamo o non siamo uno dei migliori corsi della Scuola Militare Nunziatella? Un corso che ha cosi’ ben meritato sia nella vita civile e sia in quella militare. E allora bando alle malinconie! E se un di’ la Nunziatella chiamerà…. la Nunziatella ha chiamato ed eccoci qua, noi vecchi allievi riuniti e pronti a festeggiare questo nostro raduno….e tanti altri ancora!! “
Ancora dunque un affettuoso benvenuto a Voi tutti ed un forte abbraccio.
Il Presidente del Comitato Organizzatore
( Francesco Fedi)
Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella
Comitato Organizzatore Raduno Cinquantennale Corso ‘54-’57
Capri e Napoli 23-25 Aprile 2004
Roma, 23 Aprile 2004
Carissimi,
un affettuoso benvenuto da parte del Comitato Organizzatore e cioè di Alessandro De Lorenzo, Sergio De Rosa, Massimo Fiippo Marzi, Beppe Massa e…. del sottoscritto !!
Nella cartellina troverete i “ gadgets” da Voi ordinati ed altro materiale informativo…per reclami rivolgersi a Beppe Massa….negozio di fronte all’Albergo La Palma. A Beppe occorrerebbe fare un monumento per l’impazzimento procuratogli da alcuni di Voi…per gli alberghi e le schede di iscrizione!
Troverete anche il Programma definitivo…quasi identico all’ultimo che avete ricevuto. Il programma di Sabato mattina Vi sarà comunicato Venerdi’ sera…l’appuntamento è sempre alle 10.00 del mattino di fronte alla Funicolare. Se… il “tiempo non lo impide” …il programma prevede una passeggiata fino a Villa Jovis ( munirsi di scarpe comode! ) ed una spaghettata sulla via del ritorno. Se dovesse piovere….(facciamo opportuni scongiuri)….ci inventeremo qualche altra cosa.
E’ severamente proibito: portarsi appresso preoccupazioni di lavoro, di figli, di nipoti e quant’altro, non dotarsi dell’entusiasmo dei nostri…… quindici anni e soprattutto mostrare “meraviglia” ( specie per quelli che si rivedono per la prima volta dopo cinquat’anni) e quasi “non riconoscere” i propri compagni anche se un po’ ( si fa per dire ) appesantiti ( leggi con pancetta ! ), con qualche capello in meno (… ancora con qualche capello ) e con quei pochi che sicuramente non sono piu’ del colore di una volta ( tinture a parte!).
Perché…come dicevo nella mia ultima lettera… “chi se ne frega…se è passato mezzo secolo!!… Siamo o non siamo uno dei migliori corsi della Scuola Militare Nunziatella? Un corso che ha cosi’ ben meritato sia nella vita civile e sia in quella militare. E allora bando alle malinconie! E se un di’ la Nunziatella chiamerà…. la Nunziatella ha chiamato ed eccoci qua, noi vecchi allievi riuniti e pronti a festeggiare questo nostro raduno….e tanti altri ancora!! “
Ancora dunque un affettuoso benvenuto a Voi tutti ed un forte abbraccio.
Il Presidente del Comitato Organizzatore
( Francesco Fedi)
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All'amico Massimo febbraio-2007
DA FRANCESCO FEDI ALL’AMICO MASSIMO SUO COMPAGNO DI BANCO
Tarquinia 18/03/1998
Al terzetto (1)
…l’amichetto
Per il proprio compleanno
Ha richiesto un bel fornetto
Abbozzando un sorrisetto
Pur se pesa piu’ di un etto
Il terzetto
Ha donato all’amichetto
L’agognato bel fornetto
L’ha guardato con sospetto
La di Lui dolce metà
Or.chi la convincerà
Che il destino del fornetto
Non è quello di infilarvi
tutto intero l’amichetto
ricacciando l’intenzione
di guardare a quest’aggieggio
qual….”finale soluzione”
Il destino del fornetto
Non v’ha dubbio, è presto detto
Sarà quel di preparare
Al famelico terzetto
A Tarquinia un bel pranzetto
Cosi’ poi da festeggiare
Tutti quanti in gran letizia
Il compleanno all’amichetto
Ormai fattosi vecchietto!!!!
(1) Il terzetto era costituto da Francesco Fedi, Alessandro De Lorenzo e Osvaldo Duarante
Roma 18/03/2001
Passan gli anni
E il grande affetto
Che portiamo all’amichetto
Pur se in mezzo a mille affanni
Resta sempre una certezza
Che ci da’ grande allegrezza
Son passati…..tanti anni
Eppur ogni compleanno
L’amichetto
Molto… in tiro nell’aspetto
Resta sempre un giovinetto!!!!
Roma 18/03/2002
Con un fare circospetto
Confidando assai contento
Nel mio rin……...coglionimento
Zitto zitto l’amichetto
Si apprestava a festeggiarsi
In un modo molto ghiotto
Preparando nel suo studio
Un magnifico risotto
Non cadeva l’amichetto
Nell’orrendo trabocchetto
Dimostrando in quel momento
D’esser ancor molto lontano
Dal suo rin…….coglionimento
Non perdendo l’occasione
Di far giungere al cospetto
Del suo unico amichetto
Il suo augurio piu’ sincero
e… affettuoso…. il suo bacetto!
Mumbai 31/12/2007
A Natale l’amichetto
trasformatosi in “Indiano”
anche se da ben lontano
inviava con affetto
augurale un bel poemetto
Non riusciva l’amichetto
a trovar rima baciata
solamente rammentava
nel suo breve messaggino
il giorno in cui la “signorina”
proponeva all’amichetto
di baciargli il pistolino!
Bei ricordi con rimpianto
Di lontana giovinezza
Si presentano all’uscio
Di attuale situazione
Quando ciò che era duro
e destava ammirazione
ora giace appucundruto
disperatamente..”muscio”!!!!
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Convegno sviluppo dell'associazione aprile-2007
CONVEGNO “ SVILUPPO DELL’ASSOCIAZIONE”
NAPOLI 20-22 Aprile 2007
Sezione “SOLIDARIETÀ”
Coordinatore : Francesco Fedi
1. Considerazioni generali sul Convegno
- Il Convegno è stato molto ben organizzato.
- Si nota la scarsa presenza delle Sezioni. Emerge la necessità di indagare sulle cause di tale assenza e di raccogliere comunque le opinioni delle Sezioni sui vari temi del Convegno per evitare che la revisione dello Statuto sia percepita come un’ operazione di “ vertice” con scarsa aderenza con le aspettative della base dell’Associazione.
- Emerge la convenienza di tenere ben presenti gli Atti del Convegno di S. Lorenzello del 2001.
2. Le definizione di Solidarietà.
Rapporto di fratellanza che unisce tra loro i membri di una collettività e che si manifesta con atti di reciproco aiuto e di assistenza morale e materiale.
3. La solidarietà verso gi ex Allievi in difficoltà
Le difficoltà non sono solo economiche e quindi solidarietà non significa sempre e solo aiuti materiali. Puo’ significare affetto, puo’significare sollecitudine, in una parola significa amicizia. A contribuire a questo tipo di solidarietà sono chiamati tutti gli ex Allievi indistintamente.
La solidarietà verso difficoltà di tipo economico fu uno dei motivi principali per i quali l’Associazione volle la nascita della Fondazione Nunziatella. Vi sono state nel recente e recentissimo passato iniziative di solidarietà di questo tipo prese da singoli ex Allievi: cio’ ha destato perplessità in altri ex Allievi che hanno visto in questo la latitanza dell’Associazione e della Fondazione.
A questo proposito però forse qualche considerazione potrà essere utile.
L’Associazione è un’organizzazione certo non ricca. Se è vero, com’è vero, che solo una piccola percentuale degli Ex Allievi paga la quota sociale (circa 900) e che metà di questa quota va alle Sezioni, questo significa che le entrate annue dell’Associazione non superano quelle necessarie per la sua attività di base.
La Fondazione, grazie alla generosità dei “benemeriti” e all’eredità di Torino possiede un modesto patrimonio. Un oculato investimento senza rischi dello stesso che mantenga il valore reale del patrimonio rende disponibile una cifra che permette solo pochi interventi molto mirati.
Di grande interesse appare invece la possibilità di destinare alla Fondazione Nunziatella il 5 per mille delle proprie imposte. Anche assumendo come 5 per mille medio una cifra cautelativa di 100 Euro se si raggiungesse ( tra ex allievi e loro parenti od amici) la cifra di 4000 unità la Fondazione disporrebbe ogni anno di circa 400.000 Euro ….una cifra ragguardevole!!
- Emerge la necessità di informare capillarmente le Sezioni sulle attività della Fondazione e sul suo regolamento che già contempla molte azioni di solidarietà.
- Si fa presente che queste informazioni sono contenute nel sito Associazione.
La solidarietà verso gli ex Allievi piu’ giovani
La competività della società moderna e le regole a volte spietate che essa impone fanno si’ che il passaggio dal mondo della Scuola - severo ma pur sempre regolato da principi legati alla sua tradizione secolare - al mondo esterno possa provocare nei giovani ex Allievi un senso di angoscioso smarrimento. Smarrimento per essere immersi di nuovo in un mondo di amicizie ormai lontane lasciato tre anni prima, per aver dovuto abbandonare le mura del “ Rosso Maniero che per tre anni erano state la loro “casa” e le vere amicizie consolidate in tre anni di vita comune che erano state la loro “famiglia”, per dover affrontare delle scelte importanti a volte senza precisi punti di riferimento.
E’ comprensibile quindi che , da una parte, ci sia la voglia di vivere l’Associazione e partecipare alla vita associativa da subito, non appena usciti dalla Scuola, senza aspettare il primo raduno ventennale, come accadeva anni orsono. E, dall’altra, il bisogno di trovare nell’Associazione dei punti di riferimento da cui ottenere guida e consigli sia negli anni dell’Università e delle Accademie e sia all’atto dell’inserimento nelle profesioni civili e militari.
- Si segnala la necessità di non chiudere completamente la porta al “ Mentoring”.
- Si segnala d’altra parte la necessità che questa solidarietà sia implicita nell’amicizia tra ex Allievi e non venga “ organizzata” per evitare le accuse di “lobbying”.
La solidarietà verso gli ex Allievi piu’ anziani
“ Benedetti coloro che comprendono il mio camminare stanco; che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità; che stringono con calore le mie mani tremanti ; che si interessano della mia lontana giovinezza; che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti; che comprendono il mio bisogno di affetto; che mi regalano frammenti del loro tempo; che si ricordano della mia solitudine; che mi sono vicini nella sofferenza; che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita: quando entrero’ nella vita senza fine mi ricordero’ di loro presso il Signore”.
Questa preghiera meglio di ogni parola puo’ indicare quanto l’Associazione a livello locale puo’ fare per gli ex Allievi piu’ anziani in una società in cui l’età media tende ad aumentare sempre di piu’.
- Emerge la necessità di sostenere il “ volontariato” anche verso persone non appartenenti all’Associazione.
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